Risorse idriche in Sicilia: acque destinate all'irrigazione di soccorso e allevamento

Risorse idriche in Sicilia: acque destinate all’irrigazione di soccorso e allevamento

Risorse idriche in Sicilia ac Risorse idriche in Sicilia ac
Risorse idriche in Sicilia: acque destinate all'irrigazione di soccorso e allevamento - Gaeta.it

La gestione dell’acqua in Sicilia, specialmente in un periodo di crisi idrica, è fondamentale per sostenere l’agricoltura e l’allevamento della regione. Recentemente, il commissario per l’Emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, ha emesso due ordinanze cruciali riguardanti le risorse idriche degli invasi Sciaguana e Ragoleto. Queste misure si pongono l’obiettivo di garantire l’irrigazione di soccorso e le forniture necessarie per le attività zootecniche nell’ennese e nel nisseno.

Gestione delle acque nell’invaso Sciaguana

L’invaso Sciaguana, situato nell’area di Enna, ha ricevuto indicazioni specifiche riguardo all’utilizzo delle sue risorse idriche. Le acque sono ora destinate principalmente all’irrigazione di soccorso delle aree amministrate dal Consorzio di bonifica 6 della Sicilia Orientale. L’ordinanza stipula che anche i terreni non associati al consorzio potranno beneficiare di queste risorse, una manovra che mira a supportare agricoltori e produttori in un momento critico.

Benefici per l’agricoltura

Il provvedimento consentirà di affrontare le difficoltà legate alla mancanza d’acqua, un problema che ha colpito duramente il settore agricolo siciliano. Le acque dell’invaso Sciaguana saranno quindi utilizzate per garantire un’adeguata irrigazione delle coltivazioni. Ciò è imprescindibile non solo per mantenere la produzione agricola ma anche per sostenere l’economia locale che dipende fortemente dall’agricoltura.

Uso zootecnico e monitoraggio

Oltre all’irrigazione, le risorse dell’invaso Sciaguana vengono destinate anche per usi zootecnici, rispondendo così alle necessità di allevatori che si troverebbero altrimenti in difficoltà. Per garantire un uso cilonico e sostenibile delle acque, spetterà ai consorzi di bonifica effettuare un monitoraggio continuo delle risorse idriche e del loro stato, in modo da prevenire crisi future. Questa attenzione permetterà di salvaguardare sia l’ittiofauna presente nell’invaso che la qualità dell’acqua utilizzata per l’agricoltura e l’allevamento.

Risorse idriche nell’invaso Ragoleto

Parallelamente, l’invaso Ragoleto, che si trova nei pressi di Gela nel Nisseno, ha anch’esso subito delle disposizioni specifiche. Secondo l’ordinanza, le acque di quest’invaso saranno utilizzate per l’irrigazione di soccorso delle aree servite dal Consorzio di Bonifica 8 della Sicilia Orientale. È previsto un massimo prelievo di 9.000 mc al giorno, alleggerendo così la pressione idrica delle zone colpite da una crisi di approvvigionamento.

Analisi delle risorse e loro durata

Queste misure di emergenza, valide per il mese di agosto, potranno essere estese a settembre, a condizione di monitorare attentamente le risorse disponibili. La valutazione della scorte sarà fondamentale: solo tramite un’attenta analisi della disponibilità d’acqua sarà possibile decidere un eventuale prolungamento del periodo d’uso.

Collaborazione tra enti e monitoraggio ambientale

In questa fase, il ruolo dei consorzi di bonifica diventa decisivo non solo per gestire i prelievi ma anche per monitorare lo stato dell’ittiofauna. Gli enti coinvolti, tra cui Siciliacque e la Bioraffineria di Gela, devono collaborare per garantire una gestione sostenibile delle risorse, evitando al contempo situazioni di crisi. Qualora dovessero emergere criticità, sarà necessario attivare subito misure correttive, incluso il trasferimento di specie ittiche qualora la situazione lo richieda. L’impegno congiunto di tutti gli enti permette di creare sinergie efficaci, promuovendo il rispetto dell’ambiente e la tutela delle risorse idriche.

L’approccio sistemico e integrato a questi problemi è essenziale per garantire la sostenibilità delle pratiche agricole e zootecniche di una delle regioni più vulnerabili d’Italia in materia di risorse idriche.

Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2024 da Armando Proietti

Change privacy settings
×