Un episodio di violenza ha scosso il carcere minorile di Bari, dove questa mattina è scoppiata una rissa tra detenuti. Il confronto, avvenuto all’interno dell’istituto penale minorile, ha coinvolto diversi ragazzi e ha costretto gli agenti di polizia penitenziaria, insieme al direttore dell’istituto, ad intervenire per riportare la calma. Nonostante la gravità della situazione, fortunatamente non si segnalano feriti tra il personale o tra i detenuti.
Dinamica della rissa e intervento delle autorità
I fatti avvenuti nell’istituto penale minorile
Secondo le informazioni raccolte, la rissa è scoppiata questa mattina mentre alcuni detenuti si incrociavano per le scale. Gli animi si sono avvelenati rapidamente, con insulti che hanno preceduto l’inevitabile escalation fisica. Gli agenti di polizia penitenziaria, insieme al direttore del carcere, sono intervenuti nel tentativo di sedare gli animi, ma anche loro sono stati coinvolti nella colluttazione e colpiti con calci e schiaffi. È importante sottolineare che, nonostante la violenza del momento, nessuno ha subito ferite gravi o ha richiesto l’intervento del personale medico. Sono rimasti fermi i protocolli per cui il 118 non è stato allertato.
Rimostranze e preoccupazioni per la sicurezza
Gli episodi di violenza nel carcere minorile di Bari si collocano in un contesto più ampio che ha sollevato preoccupazioni in tutta Italia. Federico Pilagatti, segretario del Sappe, ha notato una tempistica sospetta riguardo a eventi simili avvenuti in altre città, come Roma, Torino e Milano, suggerendo l’idea di una “regia occulta” che potrebbe essere dietro a questi disturbanti episodi di violenza. Pilagatti ha espresso una forte preoccupazione riguardo alla sicurezza all’interno delle carceri e in particolare nei penitenziari per minorenni, dove la situazione potrebbe essere potenzialmente destabilizzata.
Situazione attuale e commenti dalle autorità
Reazioni di esperti e operatori del settore
Domenico Mastrulli, segretario del Cosp e presidente del Conaip, ha richiesto un’analisi profonda per comprendere se queste risse siano un’espressione di dissenso o un segnale di emergenza. Nelle ore precedenti all’incidente di questa mattina, un altro episodio aveva visto un detenuto minorenne che offendeva un agente, accanendosi fisicamente contro l’assistente capo coordinatore. Questo episodio ha avuto luogo alla presenza delle figure di comando dell’istituto, il comandante di reparto e lo stesso direttore, evidenziando l’instabilità della situazione all’interno delle mura del carcere.
Il problema del sovraffollamento e la composizione dei detenuti
Uno dei fattori principali menzionati da Mastrulli è il sovraffollamento del carcere minorile, che è attualmente aggravato dall’aumento del numero di ‘minori stranieri non accompagnati’. Questi ragazzi, provenienti perlopiù dal Nord Africa, spesso presentano problematiche comportamentali legate all’uso di sostanze stupefacenti e ai problemi psico-farmacologici. La loro integrazione all’interno del sistema penale minorile risulta complessa e fonte di tensioni, contribuendo così a generare un ambiente carcerario difficile da gestire per il personale.
La situazione nel carcere minorile di Bari rimane quindi sotto osservazione, con le autorità che stanno valutando misure per garantire la sicurezza e il benessere all’interno dell’istituto, oltre ad affrontare responsabilmente le problematiche legate al sovraffollamento e alla gestione dei detenuti in difficoltà.