Ristorante, come dividere il conto evitando figuracce e rispettando il galateo: quello che nessuno sa

Ristorante, come dividere il conto evitando figuracce e rispettando il galateo: quello che nessuno sa

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Galateo, cosa dice sul conto (gaeta.it)

Dividere il conto al ristorante è un argomento che cela una serie di norme implicite e consuetudini che variano in base a diversi fattori.

Sebbene la regola “alla romana” – ossia dividere il conto in parti uguali – sia largamente diffusa, esistono situazioni in cui un approccio più personalizzato è non solo consigliato, ma anche necessario per rispettare il galateo.

Quando si parla di cene al ristorante, la prima regola da tenere a mente è quella dell’invito. Come spiega Shubha Marta Rabolli, esperta di galateo e autrice di “Galateo per teenager”, “Chi invita paga”. Questa norma si applica indipendentemente dal genere o dall’età dell’invitante e dell’invitato. Inoltre, l’invitato gode di alcuni privilegi a tavola, come il posto migliore e la possibilità di scegliere per primo cosa ordinare. Tuttavia, le variabili sono tante e dipendono dalla dinamica sociale dell’incontro.

Cena al ristorante: chi deve pagare?

Nelle cene di coppia, ad esempio, i tempi sono cambiati. Se in passato era consuetudine che l’uomo pagasse il conto, oggi questa usanza si è evoluta. La regola generale dell’invito prevale, e quindi chi invita, paga. Questo riflette un cambiamento culturale verso una maggiore equità e parità nei rapporti personali.

Ristorante, come dividere il conto evitando figuracce
Cena al ristorante: chi deve pagare? (gaeta.it)

Quando si tratta di cenare con persone più anziane, la situazione si complica leggermente. In questi casi, il buon senso e il rispetto giocano un ruolo cruciale. Se si invita una persona anziana, ma questa insiste per pagare, è spesso considerato educato accettare la sua offerta. Questo gesto è visto come un segno di rispetto nei confronti della loro volontà e della loro posizione sociale.

Le cene in compagnia, come quelle tra amici o colleghi, presentano una serie di sfide uniche. Un classico esempio è quando uno o più commensali non consumano alcol, mentre altri ordinano bottiglie costose. In tali situazioni, sarebbe appropriato che chi ha consumato più alcol si faccia carico della spesa extra. Tuttavia, affrontare l’argomento può essere delicato. Una soluzione suggerita da Rabolli è di comunicare privatamente il proprio disappunto a un amico fidato all’interno del gruppo, in modo che possa mediare la questione con discrezione.

Un altro scenario comune è quello delle cene di compleanno. Le usanze variano significativamente da regione a regione: al Nord Italia, è comune che gli invitati paghino il proprio conto e contribuiscano con un regalo, mentre al Sud, l’organizzatore della festa solitamente copre l’intero costo della cena. Anche in questo caso, la regola del galateo suggerisce che chi organizza l’evento debba pagare, ma è importante rispettare le tradizioni locali.

Oltre a questi esempi, ci sono altre situazioni che possono creare incertezza. Ad esempio, come comportarsi quando qualcuno al tavolo ha restrizioni alimentari severe? In questi casi, è considerato corretto che ognuno paghi per ciò che ha effettivamente consumato. Ancora meglio sarebbe scegliere un ristorante che offra opzioni adatte a tutti i gusti e le esigenze, per evitare imbarazzi o discriminazioni involontarie.

In sintesi, dividere il conto al ristorante richiede sensibilità e rispetto delle regole non scritte del galateo, che variano a seconda della situazione e delle persone coinvolte. La chiave è sempre la comunicazione aperta e il rispetto reciproco, per assicurarsi che tutti si sentano a proprio agio e che nessuno si trovi in una posizione scomoda.

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