Ristorazione collettiva in Italia: calo dei pasti serviti nel 2023 e stabilità occupazionale

Ristorazione collettiva in Italia: calo dei pasti serviti nel 2023 e stabilità occupazionale

Nel 2023, la ristorazione collettiva in Italia registra un calo dell’8% nei pasti serviti rispetto al periodo pre-pandemia, ma mantiene una stabilità occupazionale con l’81% di lavoratori donne.
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Ristorazione collettiva in Italia: calo dei pasti serviti nel 2023 e stabilità occupazionale - Gaeta.it

Il settore della ristorazione collettiva in Italia presenta una situazione complessa nel 2023, con un abbassamento significativo nel numero di pasti serviti rispetto ai livelli pre-pandemia. Secondo l’Osservatorio sulla ristorazione collettiva e nutrizione , le aziende hanno servito 782,7 milioni di pasti, un dato che mette in evidenza una certa difficoltà di ripresa rispetto agli anni precedenti. Oltre al calo dei pasti, si segnalano importanti statistiche riguardanti l’occupazione e la composizione della forza lavoro in questo settore.

Diminuzione dei pasti serviti nel 2023

L’analisi condotta da Nomisma per Oricon ha riscontrato un calo nei pasti serviti, una situazione che non sorprende visto il contesto attuale. Negli anni 2018 e 2019, il numero di pasti erogati aveva raggiunto il significativo traguardo di 858 milioni. Il confronto con i dati del 2023 risulta quindi di portata negativa, rivelando una contrazione del circa 8% rispetto ai livelli pre-Covid. Questo abbassamento è attribuibile a diversi fattori, tra cui l’aumento dello smart working e la diminuzione degli alunni nelle scuole, di conseguenza anche una minor richiesta di mense scolastiche.

Il rapporto di Oricon ha anche evidenziato che, sebbene alcune aziende stiano registrando un aumento nel numero di pasti serviti, molte altre si trovano a fronteggiare una diminuzione. Le indagini condotte hanno fatto emergere che questo trend negativo riflette le difficoltà generali del settore. La ristorazione scolastica rimane la principale area di interesse, rappresentando il 39% del totale dei pasti serviti, seguita dalla ristorazione sociosanitaria e aziendale, che contribuiscono rispettivamente al 29% e al 22% del totale.

Occupazione nel settore della ristorazione collettiva

Nonostante le difficoltà evidenti nel numero di pasti serviti, il settore della ristorazione collettiva ha mantenuto una stabilità occupazionale. Nel 2023, il numero di lavoratori impiegati dalle aziende del comparto si attesta intorno ai 102mila, un dato in linea con le stime del 2018, che indicavano circa 97mila occupati. Questa stabilità si traduce in una maggiore sicurezza per i lavoratori, indicata dal fatto che una robusta maggioranza detiene contratti a tempo indeterminato.

Da notare è anche la composizione di genere nel settore, che vede una predominanza femminile: nel 2023, l’81% delle posizioni lavorative è occupato da donne. Questa presenza significativa non solo segna l’importanza del contributo femminile nel mondo della ristorazione, ma riflette anche delle dinamiche culturali più ampie, riguardo alla partecipazione femminile nel settore lavorativo.

Riflessioni finali sulla ristorazione collettiva

La ristorazione collettiva in Italia si trova in una fase delicata nel 2023. Mentre il numero di pasti serviti ha registrato una flessione notevole, la stabilità occupazionale potrebbe suggerire una capacità di resistenza delle aziende del settore, nonostante le difficoltà economiche e sociali. L’analisi di Oricon offre dunque uno spaccato utile per capire non solo l’evoluzione del comparto, ma anche per considerare le future strategie necessarie per una ripresa effettiva e sostenibile nel mercato della ristorazione.

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