Il progetto di riqualificazione di Villa Russiz, situata a Capriva del Friuli, rappresenta una tappa significativa per il soddisfacimento delle esigenze sociali e culturali del territorio. Quest’intervento va oltre il semplice restauro: mira a integrare un’impostazione sociale con lo sviluppo di un’offerta turistica di prestigio. I lavori in corso coinvolgono la Casa Famiglia Elvine, dedicata alla fragilità giovanile, e sono pensati per garantire spazi idonei al benessere dei minori. Questo approccio riflette la volontà di trasformare Villa Russiz in un polo d’attrazione nel settore dell’ospitalità e della ristorazione.
Gli interventi alla Casa Famiglia Elvine
La Casa Famiglia Elvine è al centro della ristrutturazione a Villa Russiz. Qui, saranno creati nuovi ambienti progettati per soddisfare le necessità psicologiche e fisiche dei giovani in difficoltà. L’intervento prevede la costruzione di una palestra, una sala musicale insonorizzata e tre alloggi specificamente riservati a ragazzi tra i 18 e i 21 anni. Questi spazi offrono opportunità di transizione verso l’indipendenza, fornendo gli strumenti necessari per intraprendere la vita adulta con un adeguato supporto educativo e relazionale.
In aggiunta a ciò, i recenti sviluppi sul cantiere mostrano un impegno costante per il completamento dei lavori. L’obiettivo, quindi, è non solo quello di ristrutturare ma di costruire un ambiente che favorisca la crescita e l’autonomia, riflettendo la missione sociale della Fondazione Villa Russiz.
La trasformazione turistica di Villa Russiz
Accanto alla ristrutturazione della Casa Famiglia, i lavori di recupero coinvolgeranno anche gli spazi dedicati alla ristorazione e all’accoglienza alberghiera. Sono proposti cambiamenti significativi volti a elevare Villa Russiz a un punto di riferimento per il turismo esperienziale nel Collio goriziano. Questo approccio multidimensionale consentirà di attrarre visitatori desiderosi di immergersi nella bellezza del territorio e nella sua cultura enogastronomica.
Il progetto sottolinea l’importanza di integrare l’accoglienza al patrimonio vitivinicolo locale. La Fondazione Villa Russiz avrà così la possibilità di presentarsi come una realtà che combina aspetti sociali e turistici, attirando visitatori in cerca di un’esperienza autentica. La ristrutturazione offre un mix equilibrato tra tradizione e innovazione, enfatizzando la sostenibilità e l’esperienza di qualità.
La visita del governatore Fedriga
Negli ultimi giorni, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha visitato il cantiere di Villa Russiz insieme al presidente della Fondazione, Antonio Paoletti. Durante questo sopralluogo, Fedriga ha sottolineato l’importanza dell’intervento per il territorio, esprimendo un giudizio positivo sullo sviluppo della Fondazione. La visita ha avuto luogo al termine di una riunione della Giunta regionale, evidenziando l’interesse istituzionale per il completamento del progetto.
Il governatore ha messo in risalto il modello virtuoso rappresentato dalla Fondazione Villa Russiz. La sinergia tra accoglienza sociale e valorizzazione del patrimonio locale è insufflata vitalità nella comunità e nel contesto economico. Fedriga ha inoltre aggiornato sulla buona progressione dei lavori, rassicurando che la riapertura della Villa non solo rientra nei piani, ma sarà anche frutto di una pianificazione attenta e scrupolosa.
Verso il futuro di Villa Russiz
Il progetto di riqualificazione di Villa Russiz segna un nuovo inizio per questa struttura storica. Con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e altre istituzioni locali, la ristrutturazione non si limita a un semplice rinnovo degli spazi, ma intende promuovere una vera e propria missione sociale. La combinazione di accoglienza e turismo di alta qualità rappresenta un’opportunità per il territorio di rispondere a sfide contemporanee in modo sostenibile.
Adesso, Villa Russiz attende di riaprire le sue porte a chi desidera vivere esperienze uniche nel Collio goriziano, restando un esempio significativo di come si possa realizzare un intervento in grado di unire il sociale e il turistico in un unico progetto, senza mai sacrificare la qualità e l’inclusione.