Risultati 2023 sul controllo degli Ogm in Italia: i dati parlano chiaro

Risultati 2023 sul controllo degli Ogm in Italia: i dati parlano chiaro

Nel 2023, il monitoraggio degli Organismi Geneticamente Modificati in Italia ha rivelato una positività del 2,7% su 635 campioni, con nessuna non conformità nei prodotti importati e un impegno costante per la sicurezza alimentare.
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Risultati 2023 sul controllo degli Ogm in Italia: i dati parlano chiaro - Gaeta.it

Il monitoraggio della presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli alimenti in Italia ha fornito risultati aggiornati per l’anno 2023. Secondo il Piano Nazionale di Controllo Ufficiale della Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione, è emersa una percentuale di positività del 2,7% su 635 campioni esaminati. Questo dato rappresenta una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente e non ha rilevato alcuna non conformità tra i campioni importati.

Situazione dei campioni analizzati

La percentuale di campioni positivi agli Ogm, pari al 2,7%, indica un’attenzione costante da parte degli operatori dell’industria alimentare. Tra i 119 campioni analizzati per l’importazione, non è stata riscontrata alcuna non conformità. I prodotti più affetti nel comparto convenzionale includono gli integratori alimentari, con una positività del 25%, seguiti dalle bevande vegetali e da snacks e dessert . Nel settore biologico, invece, la presenza di Ogm si attesta solo sulle bevande vegetali, che mostrano un tasso del 10,3%.

I controlli hanno compreso un’analisi di vari prodotti trasformati e materie prime, con una particolare attenzione a ingredienti come mais, soia e riso, da cui spesso derivano gli Ogm. Nello specifico, quindi, il monitoraggio si è concentrato sui prodotti più comunemente utilizzati nella dieta degli italiani, garantendo un’accurata sorveglianza sul mercato alimentare.

Enti coinvolti nel monitoraggio

Il Piano Nazionale di Controllo Ufficiale coinvolge un ampio network di enti e istituzioni. La collaborazione tra Regioni, Province autonome, Asl, Posti di Controllo Frontalieri , Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale , ed altre autorità locali è fondamentale per garantire l’efficacia del monitoraggio. Questo approccio multilaterale permette di raccogliere dati più completi e di attuare misure correttive quando necessario.

Il Crogm svolge un ruolo cruciale operando anche come Laboratorio Nazionale di riferimento, mentre l’Istituto Superiore di Sanità fornisce supporto scientifico e normativo. Insieme, questi enti si assicurano che le normative siano applicate rigorosamente e che prodotti con Ogm non autorizzati non raggiungano il mercato.

Risultati ed interpretazione

Negli ultimi report, 14 campioni su 532 analizzati hanno dato esito positivo. Tuttavia, il numero totale di positività accertate è 28; ciò significa che alcuni alimenti possono contenere più di un tipo di Ogm. La predominanza degli eventi è legata alla soia geneticamente modificata. A seguire nella lista dei prodotti con percentuale di positività ci sono alimenti per lattanti e bambini e vari cereali, farine e creme di mais e riso. La continua limitazione della presenza di Ogm autorizzati nel mercato italiano sottolinea l’impegno dell’industria alimentare verso il rispetto delle normative vigenti e una filiera produttiva controllata sostanzialmente dalle autorità.

Il monitoraggio dimostra così che il mercato alimentare italiano mantiene una bassa concentrazione di Ogm, confermando la capacità del settore di rispettare le norme di etichettatura e la sicurezza alimentare. A fronte di questi dati, il Piano Nazionale di Controllo continua a mostrare risultati efficaci e un impegno costante per garantire la salute dei consumatori.

Ultimo aggiornamento il 6 Febbraio 2025 da Donatella Ercolano

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