Risultato negativo per la Banca d'Italia: 7,3 miliardi di euro nel 2024

Risultato negativo per la Banca d’Italia: 7,3 miliardi di euro nel 2024

Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, annuncia un deficit di 7,3 miliardi per il 2024, evidenziando le sfide economiche globali e la necessità di rivedere le politiche monetarie.
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Risultato negativo per la Banca d'Italia: 7,3 miliardi di euro nel 2024 - Gaeta.it

Nella consueta relazione annuale per l’assemblea dei partecipanti, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha annunciato un risultato lordo negativo di 7,3 miliardi di euro per il 2024. Questo dato rappresenta un peggioramento di 0,2 miliardi rispetto all’anno precedente e arriva in un contesto globale caratterizzato da incertezze economiche e tensioni geopolitiche. La situazione richiede una riflessione approfondita sulle politiche monetarie da adottare in futuro.

Economia europea sotto pressione: fattori di rallentamento

Il governatore Panetta ha evidenziato come la debolezza dell’economia nell’Unione Europea e le tensioni geopolitiche attuali stiano influenzando in modo significativo i consumi e gli investimenti. Questi elementi risultano determinanti nella dinamica complessiva dell’inflazione. Recentemente, l’andamento dei mercati è stato ulteriormente complicato dagli annunci di Donald Trump relativi ai dazi, creando una certa cautela sulla futura diminuzione dei tassi ufficiali da parte della Banca Centrale Europea.

Panetta ha spiegato che le decisioni di politica monetaria non possono prescindere da una valutazione delle fluttuazioni economiche globali. L’elevata incertezza, in particolare quella legata alle politiche commerciali degli Stati Uniti, traduce in un clima di prudenza. Il governatore ha messo in risalto le conseguenze su scala mondiale, dove la frammentazione dell’economia influisce negativamente sugli scambi internazionali e sul rallentamento delle attività produttive.

Le difficoltà già evidenti nel settore manifatturiero europeo, in stagnazione avanzata, risultano accentuate da queste dinamiche. Questa particolare vulnerabilità è dovuta al forte legame dell’economia europea con il commercio estero, rendendola quindi suscettibile alle variazioni e alle tensioni sul mercato globale.

Dettagli sul risultato lordo e sull’andamento dei tassi di interesse

Fabio Panetta, durante l’assemblea, ha fornito dettagli specifici sul risultato lordo della Banca d’Italia, che ha registrato un deficit di 7,3 miliardi di euro. Questo rappresenta un deterioramento rispetto all’anno precedente, un segno dei tempi complessi in cui troviamo. Tuttavia, ha espresso ottimismo sulle prospettive future, prevedendo un ritorno all’utile lordo a partire dal 2025, sulla base delle previsioni di mercato riguardanti l’evoluzione dei tassi di interesse.

Il governatore ha chiarito che l’uso del fondo rischi generali è stato attentamente considerato, sottolineando una minore esposizione della banca a rischi finanziari e un ridimensionamento del bilancio. Malgrado la diminuzione di 11,4 miliardi del fondo rischi generali negli ultimi due anni, il livello di copertura dei rischi rimane adeguato sia nel breve che nel medio termine.

Inoltre, Panetta ha proposto un dividendo di 200 milioni ai partecipanti, identico a quello dell’anno precedente, e ha destinato 644 milioni allo Stato, con un incremento di 29 milioni rispetto al 2023. Queste scelte riflettono un impegno a mantenere un equilibrio sostenibile tra le esigenze degli azionisti e quelle dell’ente governativo.

Utilizzo delle risorse e andamento patrimoniale della banca

Nel bilancio del 2024, l’utilizzo del fondo rischi generali ammonta a 5,8 miliardi, contribuendo a chiudere l’esercizio con un risultato netto positivo di 0,8 miliardi. La relazione di Panetta ha ricordato come, già nel bilancio 2022, fosse stato anticipato che avremmo assistito a perdite lorde nei due anni successivi, collegabili alla contrazione del margine di interesse.

Le variazioni nei tassi di riferimento attuate nel 2022 hanno portato a un aumento della remunerazione delle passività di bilancio, in primer luogo i depositi delle banche. Tuttavia, il rendimento delle attività di politica monetaria non ha mostrato un miglioramento altrettanto significativo. Queste dinamiche si riverberano anche sull’andamento economico attuale della Banca d’Italia, che ha dovuto affrontare sia un margine di interesse negativo di 4,2 miliardi, sia perdite legate alla redistribuzione del reddito monetario, registrando un valore netto di -1,9 miliardi.

Guardando al futuro, nonostante la graduale diminuzione dei tassi ufficiali, il loro livello medio rimane più alto rispetto all’anno precedente. Questo continua a pesare negativamente sull’equilibrio economico dell’istituto, che mantiene l’attenzione rivolta alla stabilità e salute patrimoniale in vista di ulteriori sfide economiche.

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