La sera del 25 marzo 2025, nella Basilica di San Pietro, si è svolto il rito privato per la chiusura della bara di papa francesco. Questa cerimonia ha seguito il nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, rivisto recentemente dallo stesso pontefice per rendere più snello il processo funebre. L’evento ha coinvolto alcune persone selezionate, tra cui familiari del defunto e membri dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche.
Il rito della chiusura della bara e le novità introdotte da papa francesco
Secondo quanto previsto dal nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, la cerimonia di chiusura della bara ha subito una semplificazione significativa. In passato si prevedeva l’uso di tre bare sovrapposte per il trasporto e la sepoltura del pontefice; ora, come stabilito dalle direttive aggiornate, si utilizza un solo cofano. Alle 20 ha preso avvio infatti il rito in forma privata, presieduto dal cardinale Camerlengo, responsabile dell’amministrazione temporanea della Santa Sede dopo la morte del papa. Durante la funzione, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche ha letto il rogito, documento ufficiale che attesta l’identità e le informazioni riguardanti il defunto. Il rogito è stato inserito in un tubo di metallo sigillato e deposto all’interno della bara. Questo atto simbolico rappresenta una testimonianza tangibile della memoria storica del pontificato.
Gli elementi presenti all’interno della bara e il significato simbolico
Oltre al rogito, la bara ha accolto altri oggetti di rilievo. Un velo di seta bianca è stato sistemato a coprire il volto di papa francesco. Questo elemento evoca rispetto e protezione nei confronti del defunto, richiamando tradizioni cristiane antiche. Al suo interno è stata inoltre posta una borsa contenente monete coniate durante il suo pontificato. Questi oggetti testimoniano il passaggio storico e personale di papa francesco, collegando la memoria del pontefice al suo servizio temporale sulla terra. Ogni dettaglio è curato per mantenere vivi nel tempo i segni della sua vita e del ministero pastorale.
La veglia notturna nella basilica e le preghiere per il papa defunto
Dopo il rito di chiusura della bara, la salma di papa francesco è rimasta nella basilica per tutta la notte. La veglia ha previsto la recita di preghiere, svolte dai membri del clero e presenti alla cerimonia. Le preghiere accompagnano il corpo fino al momento dei preparativi per la Santa Messa funebre, che avrà luogo nelle giornate successive. Questo periodo di attesa e raccoglimento rappresenta un momento di riflessione per la comunità ecclesiale e per i fedeli che desiderano rendere omaggio al loro papa. La basilica si trasforma in luogo di spiritualità e memoria, dove la devozione si manifesta attraverso gesti liturgici precisi e silenziosi.