Ritorna il programma Piazza Libertà: una nuova puntata sul Cristallo di Covid e le sue conseguenze

Ritorna il programma Piazza Libertà: una nuova puntata sul Cristallo di Covid e le sue conseguenze

Il programma “Piazza Libertà” torna il 15 febbraio 2025, con Armando Manocchia e gli ospiti Emanuele Montagna e Franco Soldani, per discutere le sofferenze della pandemia e l’importanza della memoria storica.
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Ritorna il programma Piazza Libertà: una nuova puntata sul Cristallo di Covid e le sue conseguenze - Gaeta.it

Piazza Libertà, il programma di approfondimento condotto da Armando Manocchia, si prepara a tornare in onda il 15 febbraio 2025. Questo appuntamento, dedicato all’informazione e al dibattito, promette di affrontare con grande serietà e articolazione le questioni legate all’operazione Covid. In studio, Emanuele Montagna e Franco Soldani presenteranno il loro libro “I giorni dell’infamia“, un’opera che non solo ricorda le sofferenze inflitte dalla pandemia, ma invita anche a riflettere sul valore della memoria storica.

I protagonisti del programma

Armando Manocchia, noto per la sua capacità di stimolare discussioni incisive su temi di grande attualità, sarà alla guida della serata. Gli ospiti Emanuele Montagna e Franco Soldani non sono estranei all’argomento. Soldani, in particolare, ha dedicato la sua vita professionale a esplorare la società e la storia, con un focus su come le esperienze passate plasmino il nostro presente. Laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Pisa, ha lavorato come insegnante sia in Italia che all’estero, concludendo la sua carriera nella Scuola europea di Monaco di Baviera.

Questa puntata di Piazza Libertà si propone di affrontare il tema spesso dimenticato delle violenze e delle sofferenze che hanno colpito la popolazione durante l’emergenza sanitaria. Il libro “I giorni dell’infamia” rappresenta un atto di memoria collettiva, per non lasciare che il dolore del passato venga ignorato. Il dibattito si concentrerà sull’importanza di custodire la memoria storica, con riferimenti al noto pensiero di Santayana: “i popoli che non ricordano il loro passato sono condannati a ripeterlo.”

Il valore della memoria storica

La memoria storica assume un ruolo centrale nel lavoro di Soldani e Montagna, specialmente in un contesto come quello attuale, dove le vite delle persone sono state stravolte da decisioni politiche spesso assunte senza considerare le conseguenze. La pandemia ha rivelato fragilità profondamente radicate nelle nostre società, e il rischio è che le lezioni apprese vengano rapidamente dimenticate. I relatori ritengono che sia fondamentale mantenere viva la coscienza pubblica su quanto accaduto, evitando che il potere tenti di insabbiare il passato.

Secondo Soldani, “un vero patriota deve essere in grado di difendere il proprio paese anche contro le ingiustizie perpetrate dal governo stesso.” Questa affermazione sottolinea un principio fondamentale: le istituzioni devono rispondere alle esigenze e ai diritti dei cittadini, e non viceversa. L’operazione Covid ha infatti rivelato un’incapacità da parte di molte élite di governo di affrontare la crisi in modo adeguato, lasciando la popolazione a fronteggiare una situazione di emergenza in solitudine.

I rischi di un oblio collettivo

La questione di come e perché le élite dominanti possano voler cancellare la memoria delle sofferenze vissute dalla popolazione durante la pandemia è inquietante. Soldani e Montagna avvertono dei pericoli legati a un’amnesia collettiva, che potrebbe portare a ripetere gli errori del passato. La narrazione dell’operazione Covid è ancora chiara: figure chiave dell’emergenza hanno assunto ruoli di grande potere, e non c’è garanzia che possano non riprendere il loro posto in futuro.

Il libro analizza non solo le responsabilità istituzionali, ma fornisce anche dati concreti e nomi di coloro che, secondo gli autori, hanno contribuito a creare il clima di paura e controllo. Con uno stile incisivo, si invitano i lettori a riflettere su come la storia possa essere una guida fondamentale per il presente e per il futuro, in modo da esigere una responsabilità dalle istituzioni e dai loro rappresentanti.

In sintesi, l’imminente puntata di Piazza Libertà promette di fornire un’importante opportunità di riflessione. Non resta che sintonizzarsi su Rumble il 15 febbraio e seguire un dibattito che si preannuncia ricco di spunti e interrogativi.

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