Un’ottima notizia per i residenti della provincia di Chieti: la fornitura idrica che era stata sospesa tornerà nella normalità entro 48 ore. Questo recupero è dovuto principalmente allo scioglimento della neve che ha rivitalizzato la Sorgente del Verde, come annunciato dal presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, durante una conferenza stampa.
Il recupero della sorgente del verde
La Sorgente del Verde ha mostrato segni significativi di miglioramento grazie allo scioglimento delle nevi. Come sottolineato da Basterebbe, la sorgente ha raggiunto una portata di 1.100 litri al secondo. Questo quantitativo prevede di soddisfare la domanda idrica senza necessità di ulteriori razionalizzazioni. Negli ultimi mesi, la Sasi ha mantenuto alta l’attenzione sul settore idrico, effettuando incontri con l’amministrazione comunale di Lanciano e altri comuni interessati, oltre a dialogare con il Prefetto e l’assessore regionale Emanuele Imprudente, che ha dimostrato comprensione per le problematiche sollevate.
Basterebbe ha ricordato le difficoltà affrontate nell’estate precedente, una stagione che ha rivelato la vulnerabilità del sistema idrico locale e che ha fatto emergere sfide difficili da gestire. Ora, tuttavia, è possibile finalmente vedere i frutti di un impegno costante.
Interventi di miglioramento della rete idrica
Uno dei temi principali sollevati dal presidente della Sasi è la questione delle perdite negli acquedotti, che ancora rappresentano una sfida significativa per la provincia di Chieti. Attualmente, la dispersione dell’acqua si attesta intorno al 55-60%, percentuale elevata che denota l’urgenza di riqualificare le infrastrutture esistenti. Per contrastare il problema delle perdite, sono in corso lavori di ricerca in 16 comuni, con l’obiettivo di chiudere gli interventi entro la fine dell’anno. Questo intervento è supportato da un progetto finanziato di 15 milioni di euro, il quale mira a recuperare il 39% delle perdite attuali.
La sostituzione delle tubature più vecchie è fondamentale e, sebbene molti tubi risalgano ai primi del ’900, la difficoltà economica di un intervento di tale portata rappresenta un ostacolo significativo. Attualmente, la rete gestita dalla Sasi si estende per ben 4.800 chilometri, un impegno enorme che richiede risorse considerevoli e una pianificazione oculata.
Potabilizzatore e altre sorgenti
I lavori per la costruzione di un potabilizzatore sono in corso, un’infrastruttura che sarebbe risultata cruciale nei mesi passati per limitare i disagi in caso di emergenza. Se fosse stato disponibile prima, questo impianto avrebbe permesso una migliore gestione della fornitura idrica, evitando i problemi di approvvigionamento che si sono verificati.
Oltre alla Sorgente del Verde, anche altre fonti idriche come l’Avello e il Sinello stanno mostrando segnali di recupero. A questo proposito, il presidente ha menzionato l’attuazione di un finanziamento regionale di oltre 9 milioni di euro per affrontare le problematiche legate ai tubi flessibili da sostituire. La valutazione di utilizzare 1,5 milioni di euro di questo finanziamento per ristrutturare il Sinello è in corso.
Il Sinello ha subito importanti disagi, specialmente nei comuni di Tornareccio, dove i residenti sono stati riforniti esclusivamente tramite autobotti. Recuperare acqua da fonti come Surienze e Montazzoli sarebbe una grande vittoria e contribuirebbe a migliorare la situazione per molti territori afflitti dalla scarsità idrica.
La ripresa delle attività idriche e la pianificazione di interventi strutturali sono un chiaro indicativo del lavoro in atto nella provincia di Chieti per affrontare e risolvere oculatamente le problematiche legate alla gestione delle risorse idriche.