Mercoledì 19 marzo 2025, alle 20.30, riprenderà il programma di informazione e approfondimento “Piazza Libertà”, condotto da Armando Manocchia, sul canale Rumble. Questo episodio avrà come ospite Stelio Fergola, un noto giornalista e saggista, autore di un importante libro intitolato “Il Feudo“. L’opera di Fergola analizza i fenomeni sociali attraverso la metafora del feudo, un concetto che ha il potere di spiegare la complessità dei fenomeni odierni, e offre un’analisi acuta della realtà italiana attuale.
Stelio Fergola: profilo e opere
Stelio Fergola è una figura di riferimento nel panorama giornalistico e saggistico italiano, avendo collaborato con vari quotidiani nel corso della sua carriera. La sua passione per la storia moderna e contemporanea lo ha spinto a scrivere numerosi saggi, con “Il Feudo” che rappresenta il suo contributo più recente. Fergola ha sempre avuto un occhio critico sulle dinamiche politiche e sociali che interessano il nostro paese, portando alla luce aspetti spesso trascurati o sottovalutati.
Nella sua opera, Fergola esplora come la metafora del feudo possa riflettere le relazioni di potere che permeano la nostra società attuale. Le sue analisi mettono in evidenza un’elite che ha preso il controllo dell’Italia, influenzando ogni aspetto della vita pubblica: dalla politica alla cultura, dall’etica all’identità nazionale. Questa elite, secondo Fergola, decide le norme e i valori di riferimento, indipendentemente dalla volontà espressa tramite il voto.
Un’elite che plasma il futuro dell’Italia
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, un gruppo elitario ha esercitato un’influenza crescente su diverse sfere della società italiana. Questa minoranza ha costruito un sistema in cui le sue decisioni determinano le traiettorie politiche e culturali della nazione, spesso senza alcuna consultazione popolare. Il giornalista argomenta che le scelte di quest’elite stiano contribuendo a una direzione critica, lontana dall’essenza e dai valori autentici del popolo.
Fergola sottolinea che il controllo esercitato da questa elite è sfaccettato e complesso. Comprende non solo il dominio politico, ma si estende anche all’influenza sui mezzi di comunicazione, sull’istruzione e sui valori culturali. Si crea così una narrativa condivisa che definisce ciò che è giusto e sbagliato, costruendo barriere ostili verso le voci dissidenti e soffocando ogni forma di dibattito pubblico. Attraverso questa lente, il “Feudo” diventa non solo un’analisi storica, ma anche un appello a riflettere su chi davvero governa e su come le scelte di pochi possono influenzare le vite di molti.
La strada verso un’oscurità imminente
Fergola avverte che le conseguenze del controllo elitario sono gravi e potenzialmente fatali per la società italiana. Secondo le sue osservazioni, il percorso intrapreso dall’elite conduce a una sorta di “morte” metaforica e simbolica dell’Italia, riflettendo una crisi profonda che trascende la superficie delle notizie quotidiane. In questo contesto, la società appare sempre più spaccata, con un crescente disincanto e un senso di impotenza tra i cittadini.
L’analisi di Fergola ci invita a interrogarci su cosa significhi essere italiani oggi, alla luce di costruzioni strutturali erette da quest’elite. La visione monolitica proposta, secondo l’autore, non riflette la ricchezza e la diversità culturale del paese. L’opera si propone, dunque, come uno spunto per stimolare discussioni su temi fondamentali, riflettendo sulle opportunità e i pericoli insiti nelle scelte politiche e identitarie.
L’intervento di Stelio Fergola in “Piazza Libertà” rappresenta quindi un’importante occasione per approfondire una tematica cruciale per il futuro dell’Italia, ponendo interrogativi che meritano attenzione e dibattito.