Il cambiamento dell’ora legale rappresenta un appuntamento annuale che coinvolge milioni di italiani, segnando l’arrivo della primavera. Quando le lancette vengono spostate in avanti, si ha la possibilità di godere di giornate più lunghe e luminose. Quest’anno, la transizione avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025, quando, alle 3 di notte, gli orologi andranno regolati alle 4. Nonostante la perdita temporanea di un’ora di sonno, l’aumento della luce naturale nelle ore serali porta con sé numerosi vantaggi, inclusi risparmi energetici significativi.
Vantaggi energetici dell’ora legale
L’ora legale è stata introdotta per massimizzare l’uso della luce solare, riducendo la necessità di illuminazione artificiale, e quindi contribuendo a un consumo energetico più sostenibile. Dati forniti da Terna, il gestore della rete elettrica italiana, mostrano l’impatto positivo dell’ora legale sul sistema elettrico nazionale. Nei sette mesi dell’ora legale nel 2024, il consumo di energia elettrica è diminuito di 340 milioni di kWh. Questo risparmio corrisponde al fabbisogno energetico medio di circa 130 mila abitazioni. Sul piano economico, questo si traduce in un risparmio di oltre 75 milioni di euro.
Guardando a lungo termine, dal 2004 fino al 2024, il risparmio energetico aggregato riconducibile all’ora legale ha superato i 11,7 miliardi di kWh, traducendosi in circa 2,2 miliardi di euro risparmiati dai cittadini italiani. È evidente che, oltre ai benefici in termini di luce naturale, l’ora legale porta anche vantaggi economici tangibili.
La storia dell’ora legale in Italia
L’adozione dell’ora legale ha radici storiche che risalgono al 1916, ispirata dall’idea di Benjamin Franklin. Inizialmente, venne utilizzata solo nei mesi estivi. Tra il 1916 e il 1920, l’inizio dell’ora legale venne anticipato a marzo. Tuttavia, per i vent’anni successivi, non si adottò più questo sistema. La pratica tornò ad essere utilizzata durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, e continuò fino al 1948, anno in cui si verificò il primo anticipo significativo, al 29 febbraio.
Per quasi due decenni l’ora solare prevalse su quella legale, fino a quando, nel 1966, venne stabilita una versione definitiva del sistema. Da quel momento, l’ora legale venne applicata dal 22 maggio fino al 24 settembre. Successivamente, l’inizio dell’orario estivo fu anticipato al 6 aprile nel 1980, ma dal 1981 l’adeguamento delle lancette è sempre avvenuto la Domenica dell’ultima settimana di marzo, con un ritorno all’ora solare l’ultima di ottobre.
Impatti sulla vita quotidiana
Oltre agli aspetti energetici e storici, il passaggio all’ora legale ha ripercussioni significative sulla vita quotidiana. Con l’incremento della luce solare nel tardo pomeriggio, molte persone sperimentano un miglioramento nel loro umore e benessere. Le giornate più lunghe incoraggiano attività all’aperto, che a loro volta possono contribuire a uno stile di vita più attivo.
Le imprese, in particolare nel settore del turismo e della ristorazione, traggono vantaggio dall’ora legale poiché aumenta le opportunità di vendita e il numero di clienti nelle ore serali. Lo shopping serale e le uscite si intensificano, andando a favorire non solo i consumatori ma anche i commercianti e le attività locali.
In sintesi, il ritorno dell’ora legale porta con sé una serie di benefici concreti che vanno dalla maggiore esposizione alla luce naturale a risparmi energenti significativi, evidenziando l’importanza di questa prassi annuale nella vita degli italiani.