Gli scavi archeologici nella zona del Parco archeologico di Altino stanno rivelando preziosi reperti risalenti al I secolo d.C. I recenti ritrovamenti comprendono un tratto della città romana e resti di un edificio associato a un’attività metallurgica, accanto alla grande cloaca scoperta nel 2022. Queste scoperte non solo fanno luce sulla vita quotidiana nell’antica Altino, ma anche sul suo ruolo cruciale come precursore di Venezia.
Ripresa degli scavi e finanziamento Ministeriale
La ripartenza degli scavi archeologici è avvenuta grazie a un finanziamento specifico fornito per la prima volta dal Ministero della Cultura, più precisamente dalla Direzione generale Musei. Questa iniziativa mira a supportare le campagne di scavo nei parchi archeologici nazionali, permettendo di esplorare e valorizzare il patrimonio culturale italiano. Gli archeologi hanno ricominciato a lavorare nei siti di Altino con rinnovato entusiasmo, consapevoli dell’importanza di tali ritrovamenti che ampliano le nostre conoscenze sulle civiltà antiche.
Il contributo economico del Ministero rappresenta una svolta per il Parco archeologico, offrendo non solo la copertura necessaria per le operazioni di scavo, ma anche per la conservazione e la valorizzazione dei reperti. Gli sforzi degli archeologi, uniti al supporto istituzionale, stanno portando a un arricchimento dell’offerta culturale del sito, attrattiva sempre crescente per i visitatori.
Un museo all’aperto: la nuova visione per Altino
Recentemente, il Museo archeologico e l’area archeologica di Altino sono stati dichiarati un Parco archeologico, secondo un decreto del Ministero della Cultura datato marzo scorso. Questo passo segna il completamento di un percorso iniziato tre anni fa, finalizzato a trasformare il sito in un museo all’aperto. Verrà creato un percorso integrato che collega le esposizioni attuali del museo alle aree di scavo, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva che racconta la storia del luogo e del suo paesaggio.
Questo progetto ambizioso non solo migliorerà l’accessibilità ai reperti e alle aree archeologiche, ma contribuirà anche alla sensibilizzazione sulla storia di Altino, da antica città romana a nodo fondamentale nella ricostruzione della nascente Venezia. Sarà fondamentale presentare le tracce della cultura venetica, le sepolture trovate e gli oggetti d’uso quotidiano, ma si porranno anche in evidenza i resti di cavalli, simbolo dell’abilità di allevamento della popolazione locale.
Altino e il suo passato: dal porto romano a proto Venezia
Situata lungo la Via Annia, Altino ha una storia ricca e affascinante. Anticamente, era un importante porto che si affacciava su quello che oggi è Venezia. Le scoperte archeologiche rivelano che Altino era già abitata da tribù di origine venetica, la cui presenza si concretizza in sepolture uniche e oggetti rituali. Questi ritrovamenti offrono spunti cruciali per comprendere non solo la vita quotidiana, ma anche le tradizioni e le pratiche rituali degli antichi abitanti.
Gli archeologi stanno assicurando che questi eventi e scoperte continuino a diventare parte integrante del racconto pubblico del Parco archeologico. La storia di Altino, la sua evoluzione e il legame con la futura Venezia si tracciano attraverso questi importanti reperti. La connessione che unisce le diverse fasi della vita a Altino continua a essere un asse di ricerca centrale, contribuendo a tessere una narrazione nostalgica e informativa della cultura veneta.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Sofia Greco