La scoperta macabra nella campagna di Nettuno
La salma della donna scomparsa giorni fa a Nettuno, Rita Combi, è stata trovata fuori città, in campagna, tra Borgo Santa Maria e Borgo Bainsizza, ai confini della provincia di Latina. La donna, scomparsa da tempo, è stata trovata morta all’interno di una zona di campagna mentre si indaga sulle cause del decesso.
Scomparsa di Rita Combi: gli sviluppi dell’indagine
La misteriosa sparizione e il ritrovamento del corpo
La donna di 64 anni era scomparsa da tempo, tanto che domenica scorsa, 21 aprile, perfino i grandi media nazionali e “Chi l’ha visto” avevano segnalato la scomparsa della signora. Di lei non si è saputo più nulla, fino a quando nel pomeriggio di giovedì 25 aprile, la sua auto è stata trovata in mezzo alla campagna della provincia di Latina. La donna periodicamente si sottoponeva a una terapia insulinica, e il suo corpo privo di vita è stato scoperto ieri pomeriggio da un elicottero dei vigili del fuoco in ricognizione.
Le indagini in corso e il coinvolgimento delle autorità
L’autopsia e le fasi successive all’orrore
Nel luogo del ritrovamento della salma sono arrivati sia gli agenti di polizia della questura di Latina che alcuni volontari della protezione civile del gruppo Passo Genovese Odv insieme all’ambulanza e al personale medico dell’ares 118. La donna, in ogni caso, sembrerebbe essere morta molto tempo prima del suo ritrovamento e ora l’autopsia farà luce sulle cause del decesso. Adesso la salma è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e le indagini vanno avanti su impulso della Scientifica e degli agenti della polizia di Stato.
Tragedia sull’autostrada: morta una giovane studentessa universitaria
Incidente mortale nella zona di Roma sud
Qualche giorno fa, infine, un grave incidente stradale ha tolto la vita ad una giovane studentessa universitaria residente nella Capitale, con la 21enne che è morta mentre era in macchina con sua mamma e stava percorrendo l’autostrada A1, nella zona di Roma sud.
Ultimo aggiornamento il 26 Aprile 2024 da Laura Rossi