Il dramma vissuto sull’altopiano di Asiago, in Veneto, si è concluso felicemente con il ritrovamento di un bambino di cinque anni scomparso durante una giornata di sci con il padre. Le operazioni di soccorso, che hanno coinvolto diverse squadre di volontari e le forze dell’ordine, hanno portato a un esito positivo, restituendo il piccolo al suo genitore.
Le circostanze della scomparsa
Il bambino, originario di Castelfranco Veneto, ha fatto perdere le proprie tracce mentre si trovava nel comprensorio sciistico Verena 2000, nella località di Enego. Durante una breve sosta lungo una discesa, il padre ha accidentalmente perso di vista il figlio. Comprensibilmente in preda al panico, l’uomo ha immediatamente lanciato l’allerta alle autorità intorno alle 16.00, segnando l’inizio di un’operazione di ricerca che ha coinvolto non solo i vigili del fuoco, ma anche diverse altre squadre specializzate.
Le operazioni di ricerca
Le ricerche sono partite con la mobilitazione di circa 50 operatori, tra cui vigili del fuoco, carabinieri, personale del Soccorso Alpino e volontari della Protezione Civile. Le operazioni hanno compreso l’uso di un elicottero proveniente dal comando di Venezia, droni e unità cinofile, riflettendo l’urgenza e la serietà della situazione. È importante sottolineare che il territorio montano, seppur affascinante, presenta diversi pericoli e può essere difficile da percorrere, aumentando le difficoltà delle ricerche.
Dopo circa un’ora di intensa attività, il bambino è stato finalmente localizzato. La squadra di soccorso lo ha trovato in un sito fuori pista, nei pressi di un crinale adiacente al laghetto di Roana. Sebbene il piccolo fosse leggermente infreddolito e spaventato, le operazioni di recupero hanno avuto successo, permettendogli di tornare dal padre sano e salvo.
La restituzione al genitore
Una volta rintracciato, il bambino è stato trasportato con una motoslitta al rifugio del comprensorio sciistico Verena 2000. Qui, dopo aver ricevuto assistenza e conforto, è stato riunito con il padre. Il protocollo di sicurezza e soccorso attuato in queste circostanze ha funzionato in modo perfetto, dimostrando l’importanza della preparazione e della prontezza di reazione delle forze di emergenza in situazioni critiche.
La vicenda ha naturalmente generato un’onda di sollievo tra i presenti e i familiari, sottolineando quanto sia fondamentale una collaborazione efficace tra le diverse forze in campo nelle operazioni di soccorso. I momenti di apprensione vissuti durante le ricerche non sono stati vani, visto che il giovanissimo sciatore è tornato incolume a casa.
Le attività di soccorso hanno messo in evidenza l’importanza della sicurezza intensa nelle aree sciistiche, ricordando a tutti gli appassionati quanto sia fondamentale mantenere sempre alta l’attenzione, soprattutto quando si è con i più piccoli.