Ritrovato il bambino disperso sull’appennino parmense: operazioni di soccorso coronate da successo

Un bambino di otto anni disperso nell’Appennino parmense è stato ritrovato sano e salvo dopo ore di ricerche condotte da diverse squadre di soccorso, nonostante le basse temperature.
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Ritrovato il bambino disperso sull'appennino parmense: operazioni di soccorso coronate da successo - Gaeta.it

Nel pomeriggio di oggi, un bambino di otto anni, disperso nella zona di Lagdei sull’Appennino parmense, è stato rintracciato dalle squadre di soccorso. Le ricerche sono state condotte dal Soccorso Alpino Emilia-Romagna, in collaborazione con diverse unità operative. Fortunatamente, il piccolo sta bene, sebbene fosse infreddolito a causa delle basse temperature della giornata.

Gli sviluppi delle operazioni di ricerca

Le operazioni per ritrovare il bambino sono iniziate nel primo pomeriggio, quando i soccorritori hanno ricevuto la segnalazione della sua scomparsa. Il bambino si era allontanato da un rifugio situato in località Lagdei, nel comune di Corniglio. Dopo diverse ore di ricerche, alle 18, gli uomini del Soccorso Alpino hanno individuato il piccolo sul sentiero CAI 727, precisamente tra Capanna Schiaffino e Ponte Rotto. Questo punto si trovava piuttosto lontano dalla zona in cui era scattato l’allarme, il che indica che il bambino ha percorso una certa distanza prima di essere trovato.

Il personale del Saer, unitamente ai Vigili del Fuoco e ai volontari della Protezione Civile, ha lavorato incessantemente per localizzarlo. Le temperature fresche della giornata avevano generato un certo timore riguardo le condizioni di salute del ragazzo, ma fortunatamente ha riportato solo sintomi da freddo e non presentava problematiche sanitarie più gravi.

Collaborazione e impegno delle forze di soccorso

Oltre ai membri del Soccorso Alpino, l’operazione di ricerca ha visto la partecipazione di diverse figure professionali e volontarie. I Vigili del Fuoco, i Carabinieri Forestali e altri gruppi della Protezione Civile hanno contribuito attivamente alle ricerche. Anche l’Assistenza Pubblica di Langhirano e l’Auto Infermieristica di Berceto hanno preso parte alle operazioni, assicurando che tutte le risorse necessarie fossero disponibili. Le Unità Cinofile del Soccorso Alpino hanno ulteriormente incrementato le possibilità di individuare il bambino con successo.

L’impegno delle forze di soccorso e la coordinazione tra le diverse unità hanno reso possibile il ritrovamento del piccolo, dimostrando la grande efficienza e professionalità degli operatori e dei volontari coinvolti. Adesso, il bambino sta per essere riaccompagnato al rifugio di Lagdei, dove potrà riunirsi con la sua famiglia.

In un contesto come quello dell’Appennino parmense, segnato da sentieri e boschi intricati, queste operazioni di soccorso rappresentano un esempio di come la comunità e le forze del soccorso possano unirsi per garantire la sicurezza di giovani escursionisti. Le condizioni meteorologiche, unite alla geografia del territorio, hanno inevitabilmente influito sulle dinamiche delle ricerche, ma la determinazione dei soccorritori ha portato all’esito felice di questa vicenda.

Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2024 da Laura Rossi

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