Ritrovato il corpo di un giovane a Marcon: la verità sull'assunzione di ayahuasca

Ritrovato il corpo di un giovane a Marcon: la verità sull’assunzione di ayahuasca

Ritrovato Il Corpo Di Un Giova Ritrovato Il Corpo Di Un Giova
Ritrovato il corpo di un giovane a Marcon: la verità sull'assunzione di ayahuasca - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un tragico evento ha colpito la comunità di Marcon, in provincia di Venezia, dove il corpo di un giovane di 25 anni è stato recuperato nel fiume Piave. La vicenda ha attirato l’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica, in particolare per il coinvolgimento dell’ayahuasca, una sostanza allucinogena nota per i suoi effetti psicotropi. Gli esami tossicologici, richiesti dalla Procura di Treviso, offriranno ulteriori chiarimenti sulla misteriosa morte di Alex Marangon.

Il rituale sciamanico all’Abazia di Vidor

Un’esperienza trasformativa

La notte tra il 29 e il 30 giugno 2023, Alex Marangon ha partecipato a un rito sciamanico all’Abazia di Vidor, a Treviso, un luogo noto per la sua tranquillità e le pratiche spirituali che vi vengono svolte. Durante il rituale, i partecipanti si immergono in esperienze di introspezione e meditazione, spesso accompagnate dall’assunzione di sostanze come l’ayahuasca. Questa bevanda, a base di piante amazzoniche, è tradizionalmente utilizzata nei contesti sciamanici per favorire visioni e riflessioni profonde.

Il momento critico

Dopo il rituale, Alex ha lasciato il gruppo e si è allontanato, ma non sono chiare le sue motivazioni. La comunità locale ha riferito che il giovane era noto per il suo interesse verso spiritualità e pratiche alternative, ma non ci sono indicazioni che il suo stato mentale fosse preoccupante. Purtroppo, le circostanze che hanno seguito la sua partecipazione al rito rimangono avvolte nel mistero fino a quando il suo corpo non è stato rinvenuto alcune settimane dopo nel fiume Piave.

Il ritrovamento e le indagini

Scoperta del corpo

Il tragico ritrovamento del corpo di Alex, avvenuto nelle acque del fiume Piave, ha scosso la comunità di Marcon. Gli agenti di polizia, durante le operazioni di ricerca, hanno formulato inizialmente l’ipotesi di un possibile allontanamento volontario. Tuttavia, l’analisi autoptica ha rivelato elementi che hanno fatto propendere verso una morte violenta, aprendo così un’inchiesta per far luce su quanto accaduto.

Esami tossicologici in corso

I risultati degli esami tossicologici condotti dalla Procura di Treviso sono attesi per fornire chiarimenti in merito alla causa della morte. Sebbene sia emersa la presenza di ayahuasca nel suo sistema, gli inquirenti procederanno a ulteriori analisi per accertare la possibile presenza di altre sostanze. Queste informazioni sono cruciali per comprendere l’esatta dinamica degli eventi che hanno portato alla morte di Alex. Inoltre, gli esperti analizzeranno le interazioni tra le sostanze assunte e le circostanze in cui il giovane si trovava.

La reazione della comunità

Mobilitazione della comunità

La scomparsa di Alex ha suscitato un’ondata di tristezza e dolore nella comunità di Marcon. Gli amici e familiari stanno mostrando la loro vicinanza attraverso gesti di solidarietà, mentre la notizia si diffonde su scala più ampia. Inoltre, molte persone stanno manifestando preoccupazione per l’uso di sostanze come l’ayahuasca e le potenziali implicazioni per la salute mentale, sottolineando l’importanza di un approccio informato e consapevole verso pratiche spirituali.

Necessità di un dibattito aperto

Il caso di Alex Marangon ha riacceso il dibattito sull’uso di sostanze psicotrope in contesti rituali. La comunità è chiamata a riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione nel partecipare a tali esperienze. Su piattaforme social e in incontri pubblici, si sta già discutendo su come sensibilizzare al riguardo, considerando che esperienze simili possono avere conseguenze inaspettate. La speranza è che questo tragico evento possa portare a una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva.

Change privacy settings
×