Ritrovato un parabordo nell’isola di Soffi durante le ricerche dei fratelli Deiana dispersi nel golfo di Olbia

Ritrovato un parabordo nell’isola di Soffi durante le ricerche dei fratelli Deiana dispersi nel golfo di Olbia

Il parabordo recuperato sull’isola di Soffi potrebbe appartenere alla barca dei fratelli Deiana, dispersi da sabato nel golfo di Olbia; proseguono le ricerche coordinate da capitaneria, vigili e volontari.
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Due fratelli dispersi durante una battuta di pesca nel golfo di Olbia: ritrovato un parabordo legato alla loro imbarcazione, proseguono le ricerche coordinate da vigili, capitaneria e volontari, mentre la procura ha avviato un’indagine. - Gaeta.it

Lungo le coste dell’isola di Soffi, a pochi chilometri dal golfo di Olbia e Golfo Aranci, è stato recuperato un parabordo, elemento che potrebbe essere legato alla piccola imbarcazione usata dai fratelli Giuseppe e Lorenzo Deiana. I due giovani, rispettivamente di 24 e 20 anni, risultano dispersi da sabato scorso, da quando non sono più tornati da una battuta di pesca sportiva. Le ricerche stanno proseguendo, coinvolgendo diverse squadre e volontari, mentre la procura ha avviato un’indagine per chiarire i fatti.

Il recupero del parabordo nelle acque dell’isola di Soffi

Il mare ieri si è mostrato insolitamente calmo in quella zona, elemento che ha aiutato le attività dei volontari impegnati nelle ricerche. Il ritrovamento di un parabordo, oggetto di materiale galleggiante usato per proteggere la barca dagli scogli, ha catturato l’attenzione dei soccorritori. L’oggetto potrebbe provenire da una piccola imbarcazione in vetroresina, nota come Molinari fuoribordo, che i due fratelli usavano abitualmente per pescare in quel tratto di mare.

Il parabordo trovato a riva sull’isola di Soffi

Il parabordo si trovava a riva sull’isola di Soffi, un’area che si trova poco distante dalla costa dove Giuseppe e Lorenzo erano soliti svolgere la loro attività di pesca nel golfo. Questo ritrovamento, benché importante, non ha fornito ancora indicazioni certe sul destino dei due fratelli. Non sono state rinvenute altre tracce precise della loro presenza al di fuori di quella zona, e cioè nei pressi di Capo Figari, altra area frequentata dagli stessi per la pesca sportiva.

Le ricerche dei fratelli Deiana: mobilitazione tra vigili, capitaneria e volontari

La scomparsa dei fratelli Deiana è stata segnalata dalla sera della vigilia di Pasqua, momento in cui entrambi non hanno fatto ritorno nelle loro abitazioni. Da quel momento è stato attivato un imponente dispositivo di ricerca, che si è organizzato sia via terra che per mare. Le squadre dei vigili del fuoco, insieme ai sommozzatori, hanno scandagliato le zone costiere e marine, alla spera di trovare qualche indizio.

Coordinamento della capitaneria e coinvolgimento dei volontari

La capitaneria di porto di Olbia ha coordinato le operazioni in mare, assicurando una copertura stabile delle acque tra Olbia e Golfo Aranci. Decine di volontari, compresi i barracelli di Golfo Aranci , sono scesi in campo per ampliare la capacità di intervento. Questa rete coesa ha permesso di estendere le attività di ricerca a aree difficilmente raggiungibili da mezzi ufficiali.

Le condizioni meteorologiche, per quanto migliorate di recente, non avevano favorito il ritrovamento prima del parabordo. Le ipotesi più accreditate finora vedono i fratelli intrappolati o comunque in difficoltà, magari su uno degli isolotti sparsi nel golfo, dove potrebbero aver trovato riparo temporaneo. La mancanza di ulteriori segni di presenza lascia tuttavia aperto ogni scenario.

Indagine giudiziaria e sviluppo delle attività investigative nel golfo di Olbia

Nel frattempo la Procura di Tempio Pausania, con a capo il procuratore Gregorio Capasso, ha deciso di avviare un’inchiesta sulla scomparsa dei due fratelli Deiana. L’indagine è di tipo preliminare e tecnica: al momento non esistono indagati né sono state formulate contestazioni specifiche. Questo procedimento serve per definire un quadro chiaro degli eventi e permettere interventi mirati da parte degli investigatori.

L’attività della procura punta a comprendere i motivi della scomparsa, seguendo le informazioni raccolte durante i giorni di ricerche. Entro oggi sono previste ulteriori ricerche sul territorio e in mare aperto, con la volontà di raccogliere nuovi elementi utili per chiarire quanto accaduto. Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle possibili dinamiche, seguendo il corso degli accertamenti.

Le famiglie dei giovani restano in attesa di notizie, mentre l’intera comunità locale segue con attenzione l’evolversi della vicenda. Lo stato attuale dell’indagine riflette la complessità del caso e la difficoltà di rintracciare persone scomparse in ambiente marino, soprattutto considerando le condizioni e la vastità della zona interessata. Le operazioni continueranno anche nei prossimi giorni, fino a quando non sarà possibile offrire risposte credibili e documentate.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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