Rivisondoli celebra la tradizione: Camilla Monaco sarà la Madonnina nel Presepe vivente

Rivisondoli celebra la tradizione: Camilla Monaco sarà la Madonnina nel Presepe vivente

Rivisondoli annuncia la 74esima edizione del Presepe vivente, con Camilla Monaco nel ruolo di Madonnina. L’evento coinvolgerà circa 500 partecipanti e celebra valori di fede e comunità.
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Rivisondoli celebra la tradizione: Camilla Monaco sarà la Madonnina nel Presepe vivente - Gaeta.it

Rivisondoli si appresta a entrare nel clima natalizio con l’annuncio ufficiale della Madonnina per la 74esima edizione del Presepe vivente, evento che da anni rappresenta un’importante tradizione per la comunità e per i visitatori. Camilla Monaco, 16 anni, ha ricevuto questo prestigioso incarico durante una cerimonia tenutasi nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, coincidente con la solennità dell’Immacolata Concezione. La notizia ha sollevato un’ondata di entusiasmo tra i residenti e tra coloro che si preparano a partecipare a questa manifestazione storica.

I protagonisti del presepe vivente

Il ruolo di San Giuseppe, al fianco della Madonnina Camilla, sarà interpretato da Agostino Iannelli, ufficiale di polizia in pensione proveniente da Agnone. Il “bambinello”, seguendo la tradizione, sarà il più recente nato del paese, Elia Scialla. La giovane Alessia Donatelli, di 11 anni e originaria di Castel di Sangro, prenderà il posto dell’Angelo della capanna, mentre Benedetta Lauriente, anche lei di 11 anni e residente a Sulmona, vestirà i panni della Madonna dell’Annunciazione. Il Presepe vivente non si limita però a questi ruoli di spicco; saranno ben circa 500 i partecipanti che animeranno le 14 scene rappresentative durante l’evento, che ha la sua location tradizionale nella storica capanna della Piana di Piè Lucente.

Camilla ha commentato con emozione la selezione per un compito così significativo, esprimendo che per lei è una grande responsabilità sapere che il Presepe vivente di Rivisondoli è considerato tra i più antichi e importanti d’Italia, seconda soltanto a quello di Greccio, voluto da San Francesco d’Assisi. La giovane ha condiviso anche la connessione familiare con questa tradizione, rivelando che i suoi fratellini, Martin e Leon, hanno già ricoperto il medesimo ruolo di Bambinello negli anni passati, rendendo la sua esperienza ancora più speciale.

La dimensione spirituale del presepe

L’importanza del Presepe vivente nella vita del paese è risaltata dalle parole di Agostino Iannelli, il quale ha dichiarato che rappresenta un simbolo di fede e un’importante testimonianza cristiana in un’epoca in cui tali valori sembrano essere trascurati. Agostino ha condiviso il proprio legame con la Natività, avendo partecipato anche nel presepe di Agnone, e si prepara a ricoprire il suo ruolo con grande onore e consapevolezza del messaggio che il Presepe porta con sé. La rappresentazione avrà un significato ancor maggiore in vista delle celebrazioni del Giubileo, incitando ancor di più a riflessioni sulla pace e sulla rinascita spirituale.

Don Zacaria Hakizmana, nuovo parroco della comunità, ha messo in evidenza durante la sua omelia come il Presepe del 1951 sia stato un simbolo di rinascita dopo i conflitti bellici, un richiamo alla speranza e alla continuità della tradizione per le generazioni future. Il suo messaggio sottolinea l’importanza di mantenere viva questa usanza, sia per il presente che per il futuro.

L’organizzazione del presepe vivente

Il sindaco di Rivisondoli, Giancarlo Iarussi, ha espresso la sua soddisfazione per l’evento, definendolo non solo una manifestazione folkloristica, bensì un elemento vitale del patrimonio culturale e sociale del paese. La rievocazione della Natività di Rivisondoli trasmette ogni anno un messaggio incisivo di pace e fratellanza, augurandosi che possa unire non solo la comunità, ma anche tutte le persone che vi assistono. Il 5 gennaio, durante la Santa Messa, avrà luogo la cerimonia di vestizione con il velo simbolico che è stato indossato dalla prima Madonnina, uno spazio di memoria e di celebrazione.

Il maestro Massimo Di Francesco, responsabile dell’organizzazione, ha evidenziato la grande responsabilità di portare avanti un evento così significativo, già al lavoro per la 75esima edizione che prenderà una dimensione internazionale in corrispondenza dell’anno del Giubileo. Questa preparazione anticipata è un chiaro segno della dedizione della comunità nel mantenere viva una tradizione così amata e rispettata, destinata a perpetuarsi attraverso le generazioni.

Ultimo aggiornamento il 8 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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