Rivoluzione cardiologica in Italia: il primo pacemaker bicamerale senza fili lanciato da Abbott

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Rivoluzione cardiologica in Italia: il primo pacemaker bicamerale senza fili lanciato da Abbott - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

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L'innovazione tecnologica sta trasformando il panorama della cardiologia e dell'elettrofisiologia in Italia, proponendo soluzioni sempre più avanzate e meno invasive. L'ultima novità riguarda l'introduzione del sistema Aveir Dr, il primo pacemaker bicamerale senza fili al mondo, presentato in un evento organizzato da Abbott, in cui hanno partecipato alcuni dei maggiori esperti del settore. Questo innovativo dispositivo offre una risposta efficace alle necessità di un numero crescente di persone con bradiaritmie, segnando un importante passo avanti nel trattamento delle aritmie cardiache.

L'importanza della tecnologia nei pacemaker moderni

L'evoluzione delle tecnologie cardiologiche

Nel contesto sanitario attuale, il progressivo aumento dell'aspettativa di vita ha portato con sé una crescita delle malattie croniche, in particolare delle aritmie cardiache. Secondo le stime, circa un terzo della popolazione mondiale potrebbe essere colpito da aritmie, che rappresentano una delle principali cause di mortalità e di accessi al pronto soccorso. In questo scenario, la tecnologia dei pacemaker ha subito poco cambiamento negli ultimi anni, con le sue sfide intrinseche che hanno limitato il progresso. Marcello Mestriner, Country Manager di Cardiac Rhythm Management di Abbott Italia, ha evidenziato come Aveir Dr risponde a un bisogno significativo nel campo della cardiologia, affrontando la questione della stimolazione bicamerale senza elettrocateteri, permettendo ai dispositivi di comunicare in modo efficiente e sincronizzato.

Funzionalità innovative del sistema Aveir Dr

Aveir Dr rappresenta una novità rivoluzionaria, consistendo in due pacemaker miniaturizzati, uno progettato per stimolare il ventricolo destro e l'altro per l'atrio destro . Ogni dispositivo è sorprendentemente compatto, con dimensioni circa dieci volte inferiori a un pacemaker tradizionale, rendendo il sistema pratico e poco invasivo. Con il certificato CE ottenuto il 3 giugno 2024, i primi impianti sono già stati eseguiti in Italia. Claudio Tondo, direttore del Dipartimento di Aritmologia presso il Centro cardiologico Monzino Irccs di Milano, ha affermato che questa disponibilità segnerà un incremento nelle opzioni di trattamento e amplierà il numero di pazienti che possono beneficiare di pacemaker senza fili, un'importante innovazione in questo campo.

Vantaggi e procedure per i pazienti

Impianto senza cicatrici e tempi di recupero ridotti

Uno dei principali vantaggi della nuova tecnologia è la modalità di impianto meno invasiva, che non prevede cicatrici evidenti o la creazione di una tasca visibile sul torace. Questo approccio non solo riduce i rischi associati alla procedura, ma offre anche un tempo di recupero nettamente inferiore per i pazienti. Antonio Curnis, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia e Elettrostimolazione presso gli Spedali Civili di Brescia, ha sottolineato che il sistema ledless è in grado di stimolare elettricamente tutto il cuore senza l'uso di elettrocateteri, offrendo ulteriori vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali.

Un impatto significativo sulla vita dei pazienti

Grazie alle dimensioni ridotte e all'assenza di fili, questo avanzato sistema permette che le due piccole capsule siano inserite direttamente nella cavità cardiaca con una procedura meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale. Una volta completato l'impianto, i pazienti possono normalmente riprendere le loro attività quotidiane senza limitazioni, migliorando la loro qualità di vita. Stefano Guarracini, primario di Cardiologia e Responsabile Emodinamica presso la Clinica Pierangeli di Pescara, ha evidenziato come il numero crescente di aritmie richieda l’adozione di soluzioni innovative come questa, che offrono vantaggi tangibili e misurabili.

La diffusione dei pacemaker in Italia e nel mondo

Un trend in crescita nel mercato dei pacemaker

Ogni anno, a livello globale, si effettuano circa 1.250.000 impianti di pacemaker, e in Italia il numero supera le 50.000 installazioni, pari a circa 137 interventi al giorno. La crescita è stata impressionante, con un incremento superiore al 30% negli ultimi quindici anni. Questo riflette non solo un aumento nella prevalenza delle aritmie, ma anche un miglioramento delle tecniche e delle tecnologie impiegate nel trattamento di queste patologie.

Le sfide future per la cardiologia

I cardiologi sono ora chiamati a fronteggiare sfide sempre più impegnative. La crescente incidenza delle aritmie rappresenta una preoccupazione per la salute pubblica e richiede un continuo aggiornamento e innovazione nel trattamento. Le promesse offerte dalla tecnologia dei pacemaker senza fili, come il sistema Aveir Dr, possono cambiare radicalmente il panorama delle opzioni terapeutiche disponibili, garantendo nel contempo un miglioramento nelle procedure cliniche e nei risultati per i pazienti.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Sara Gatti

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