Robert Kennedy Jr cambia rotta sui vaccini: dopo decessi per morbillo, si schiera a favore del Mpr

Robert Kennedy Jr cambia rotta sui vaccini: dopo decessi per morbillo, si schiera a favore del Mpr

Robert Kennedy Jr. cambia posizione e sostiene il vaccino Mpr dopo tre decessi per morbillo negli Stati Uniti, suscitando critiche dalla comunità scientifica per la sua incoerenza.
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Robert Kennedy Jr cambia rotta sui vaccini: dopo decessi per morbillo, si schiera a favore del Mpr - Gaeta.it

Un cambiamento dichiarato e determinante quello di Robert Kennedy Jr. Il segretario alla Salute statunitense ha annunciato il suo sostegno al vaccino Mpr dopo tre tragici decessi per morbillo avvenuti negli Stati Uniti. La sua nuova posizione ha suscitato intense critiche da parte di esperti del settore, che non vedono di buon occhio il suo improvviso dietrofront.

Il cambiamento di posizione di Kennedy

Robert Kennedy Jr ha dichiarato che il vaccino Mpr rappresenta la migliore misura per prevenire la diffusione del morbillo. Tale affermazione contrasta notevolmente con le sue precedenti posizioni contro i vaccini. La svolta è avvenuta dopo la morte di tre bambini, due in Texas e uno in New Mexico, che ha colpito duramente le comunità locali. Dopo aver espresso il proprio cordoglio, Kennedy ha mobilitato squadre del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie affinché intensifichino le campagne vaccinali nello Stato.

Secondo fonti ufficiali, il Texas ha registrato 499 casi di morbillo, su un totale di 642 nel Paese. La situazione è sotto controllo, ma richiede un’azione rapida da parte delle autorità sanitarie. Le cure alternative citate da Kennedy, come l’uso di budesonide e claritromicina in aerosol, sono state oggetto di critiche da parte di esperti, i quali hanno sottolineato la mancanza di solide evidenze scientifiche a sostegno della loro efficacia. La posizione di Kennedy, almeno alla luce dei recenti eventi, non appare quindi convincente a molti.

Le reazioni della comunità scientifica

Le dichiarazioni di Kennedy hanno suscitato reazioni immediate da parte della comunità scientifica. Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive presso l’ospedale San Martino di Genova, ha manifestato il proprio scetticismo. Intervenendo sull’argomento, ha dichiarato all’Adnkronos che l’atteggiamento di cambiamento da no-vax a pro-vax di Kennedy risulta dannoso per la salute pubblica. Bassetti ha definito la situazione “incomprensibile” e ha evidenziato che l’incoerenza diminuisce la fiducia nei vaccini e compromette la credibilità della sanità pubblica.

In un contesto in cui la comunicazione scientifica risulta fondamentale per le vaccinazioni di massa, il suo appello a una maggiore coerenza appare come un forte monito. La segnalazione di Bassetti mette in luce l’importanza del consenso scientifico e del rispetto delle evidenze nel campo della salute.

Il parere di Roberto Burioni

Roberto Burioni, virologo di fama, ha espresso una forte condanna nei confronti della posizione di Kennedy. Secondo Burioni, negare la scienza equivale a minare la propria salute. Ha sottolineato che le morti per morbillo nel 2025 sono tutte evitabili, poiché le informazioni errate hanno un impatto devastante sulla vita delle persone, in particolare dei più giovani. Burioni ha paragonato la disinformazione sull’argomento vaccini alla negazione di leggi scientifiche fondamentali, come quella di gravità.

Le sue parole hanno messo in evidenza come la disinformazione rappresenti un problema reale e attuale. Burioni ha anche enfatizzato che il costo della disinformazione ricade sempre sulle persone più vulnerabili. Il suo intervento, accolto da consensus tra i professionisti del settore, ribadisce l’importanza di una comunicazione chiara e basata su prove.

Questa svolta nella posizione di Kennedy, unito alle reazioni di esperti di notevole autorevolezza, spinge a riflettere su quanto ora sia cruciale mantenere un dialogo informato e scientifico attorno al tema vaccinazioni e salute pubblica, specialmente in un periodo di emergenza sanitaria come quello attuale.

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