L’ex commissario tecnico della nazionale italiana, Roberto Mancini, ha effettuato una visita significativa al quartiere generale della Sampdoria a Bogliasco, Genova. La sua presenza non solo ha richiamato l’attenzione sui preparativi della squadra, ma ha anche offerto un momento di riflessione sul passato glorioso del club. A pochi passi dal campo di allenamento, Mancini ha reso omaggio a una figura chiave della storia blucerchiata: l’ex presidente Paolo Mantovani. Questo gesto evidenzia il legame profondo che il tecnico ha con la sua ex squadra e la sua eredità calcistica.
La visita al cimitero di Bogliasco
Prima di assistere alla ripresa degli allenamenti, Roberto Mancini ha deciso di visitare la tomba di Paolo Mantovani, presente nel cimitero di Bogliasco. Mantovani, presidente della Sampdoria dal 1979 fino alla sua morte nel 1993, è ricordato per aver condotto la squadra al suo primo scudetto, conquistato nella stagione 1990-1991. Sotto la sua guida, la Sampdoria ha vissuto uno dei periodi più emozionanti della sua storia, guadagnando rispetto e ammirazione nel panorama calcistico italiano e internazionale. Mancini, che ha vestito la maglia blucerchiata dal 1982 al 1997, non ha mai dimenticato l’importanza di quel traguardo e della sua figura carismatica.
La scelta di recarsi al cimitero prima dell’allenamento ha sottolineato l’importanza di riconoscere le radici storiche del club e il valore dei personaggi che hanno contribuito alle sue fortune. Insieme a lui, erano presenti Giovanni Invernizzi, coordinatore tecnico dell’area, e un amico. Quest’ultimo ha svolto il ruolo di autista, creando un’atmosfera di familiarità e rispetto in un momento intimo.
Ritorno al campo di allenamento
Dopo il suo omaggio, Mancini si è diretto al campo di allenamento della Sampdoria, dove ha preso posto in disparte per osservare gli allenamenti della squadra. Questo gesto, lontano dai riflettori e dalle telecamere, ha rivelato un lato più umano del tecnico. È importante notare che, sebbene Mancini non diriga più la squadra, il suo legame emotivo e professionale con essa rimane forte.
La presenza di Mancini ha sicuramente infuso un senso di motivazione tra i giocatori, molti dei quali sono cresciuti nella cultura blucerchiata e considerano l’ex calciatore un modello da seguire. La Sampdoria, attualmente in cerca di riscatto, beneficerà dell’esperienza e della storia di un uomo che ha dato tanto al club. Con il campionato che si intensifica, la squadra avrà bisogno di tutti i supporti possibili, tra cui quello di icone come Mancini, per affrontare le sfide future con determinazione.
Non ha mai smesso di seguire la Sampdoria, e la sua visita ne è la prova tangibile. Nonostante le sue attuali responsabilità nazionali, continua a nutrire affetto e rispetto per il club che l’ha visto crescere come calciatore e uomo.