Roberto Vannacci: “Nessuna esclusione, la Lega è la mia casa politica”

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Roberto Vannacci: "Nessuna esclusione, la Lega è la mia casa politica" - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, ha recentemente commentato la sua attuale situazione politica e le opinioni che lo circondano, in occasione della festa 'Noi con Vannacci' a Viterbo. Tra dichiarazioni incisive e posizioni chiare riguardo a temi controversi, Vannacci ha ribadito il suo impegno per la Lega, chiarendo il suo approccio alle questioni di cittadinanza, sicurezza e sovranità.

Le affermazioni sull'associazione e la stampa

Un nome scelto dagli altri

Vannacci, rispondendo a una domanda sul nome della sua associazione, ha spiegato che non è stato lui a sceglierlo, ma ha manifestato una certa soddisfazione nel suo utilizzo. L'eurodeputato ha poi criticato il modo in cui la stampa, in particolare quella di sinistra, ha trattato la sua figura, definendo alcune interpretazioni come invenzioni. Ha sottolineato come non escluda nulla per il futuro e che la sua attuale collocazione politica nella Lega non è in discussione.

Vannacci ha anche accennato al fatto che chi si unisce a lui lo fa in virtù di una condivisione di idee e principi. Secondo il politico, il sostegno che riceve è un segnale chiaro di approvazione delle sue posizioni, le quali sono sempre orientate alla legittimità della propria appartenenza alla Lega.

L'approccio alla sicurezza e all'identità

Rispetto e sicurezza come priorità

Durante la festa, Vannacci ha affrontato il tema della sicurezza, affermando che non c'è nulla di estremista nel chiedere maggior tutela per i cittadini. Ha sostenuto che, per garantire un ambiente sicuro, è fondamentale punire adeguatamente chi infrange il patto sociale. Secondo Vannacci, rispetto delle leggi e sicurezza sono prerogative irrinunciabili per il benessere della società.

In merito all'identità culturale, ha indicato che affermare l'esistenza di un'identità nazionale e il suo rispetto non rappresenta un’idea estremista, ma un'importante questione di riconoscimento culturale. Vannacci ha anche espresso l'idea che la difesa della sovranità nazionale sia cruciale, affermando con fermezza che solo attraverso la sovranità si riescono a proteggere gli interessi del proprio Paese.

La questione dello ius scholae

Cittadinanza e ius sanguinis

Un altro tema caldo del dibattito politico italiano è quello riguardante la cittadinanza, al quale Vannacci ha dedicato ampio spazio. Ha messo in discussione l’idea dello ius scholae, chiedendo argomentazioni valide per concedere la cittadinanza italiana automaticamente a chi nasce nel territorio. Contrastando la pratica anglosassone, Vannacci ha evidenziato che paesi come Stati Uniti e Canada, dove è in vigore lo ius soli, hanno necessità di manodopera immigrata, situazione che non si applica all'Italia.

L'eurodeputato ha quindi sostenuto che la cittadinanza deve essere guadagnata, chiarendo che il superamento di test, come la conoscenza dell'inno nazionale, è fondamentale per poter acquisire tale status. Per lui, la cittadinanza rappresenta e deve rappresentare un onore, non un diritto automatico.

La stabilità del governo italiano

Un futuro certo per il governo

Con un messaggio chiaro e diretto, Vannacci ha rassicurato i suoi sostenitori sulla durata del governo italiano, invitando i critici a non cedere alla frustrazione. Ha affermato che le opinioni divergenti sono normali in una democrazia, ma ha ribadito la sicurezza che il governo attuale saprà affrontare le sfide poste. La fiducia nel suo sviluppo e nella capacità di mantenere il governo è stata motivo di orgoglio per Vannacci, il quale ha concluso il suo intervento con un forte senso di determinazione e impegno politico.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Sara Gatti

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