Roby Facchinetti ricorda Stefano D'Orazio e racconta un'esperienza drammatica di rapina

Roby Facchinetti ricorda Stefano D’Orazio e racconta un’esperienza drammatica di rapina

Roby Facchinetti ricorda l’amico Stefano D’Orazio durante “Verissimo”, esprimendo il dolore per la sua perdita e raccontando un’esperienza traumatica di rapina vissuta due anni fa.
Roby Facchinetti ricorda Stefa Roby Facchinetti ricorda Stefa
Roby Facchinetti ricorda Stefano D'Orazio e racconta un'esperienza drammatica di rapina - Gaeta.it

Roby Facchinetti, noto cantautore italiano e membro storico dei Pooh, ha condiviso emozionanti ricordi legati alla sua amicizia con Stefano D’Orazio, il compianto batterista del gruppo, scomparso il 6 novembre 2020. Durante la sua partecipazione al programma televisivo “Verissimo” del 30 marzo, Facchinetti ha espresso quanto manchi il suo amico, sottolineando la profondità del loro legame e i momenti indimenticabili trascorsi insieme.

Ricordando Stefano D’Orazio

L’intervento di Roby Facchinetti ha toccato il cuore dei presenti, mentre ripercorreva la sua amicizia con D’Orazio affermando che “i ricordi rimangono dentro per sempre”. I passaggi del videoclip che mostrava i migliori momenti condivisi nella band hanno suscitato forti emozioni in studio. Facchinetti ha continuato dicendo che Stefano “non si meritava questo,” riferendosi alla sua prematura scomparsa, aggiungendo che la perdita ha lasciato un vuoto incolmabile per lui e per tutti coloro che lo conoscevano.

Un episodio particolare ha attirato l’attenzione, riguardante la canzone “Rinascerò rinascerai,” scritta nel 2020. “Quando gli chiesi di scrivere il testo per questo brano dedicato a Bergamo, lui lo preparò in sole tre ore,” ha raccontato. Facchinetti ha descritto il momento in cui ricevette la chiamata da Stefano, che lesse il testo al telefono. “Piangemmo entrambi e gli dissi di tornare il prima possibile, perché avevamo ancora tanto da fare insieme,” ha aggiunto, sottolineando quanto fosse profonda la loro collaborazione e amicizia. Concludendo, ha ribadito: “Mi manca davvero tanto.”

L’incubo della rapina

In un passaggio più drammatico dell’intervista, Facchinetti ha condiviso un’esperienza traumatica vissuta nella sua casa due anni fa, quando lui e sua moglie furono vittime di una rapina. “Sono entrati dei rapinatori armati, e quei 45 minuti sono stati i peggiori della nostra vita,” ha raccontato con la voce rotta dall’emozione. Il cantante ha descritto la paura che ha provato, avendo una pistola puntata alla gola e sentendosi completamente impotente.

Facchinetti ha portato alla luce l’intensità del terrore che ha provato in quell’occasione: “Ho conosciuto il terrore, mi è entrato dentro e ha avuto la capacità di succhiarmi il cervello.” La brutalità dell’esperienza l’ha lasciato senza parole, a tal punto che le sue azioni erano fuori dal suo controllo. Ha ricordato un momento particolarmente drammatico in cui i rapinatori avevano minacciato di sparargli alle gambe. “Non auguro questa esperienza a nessuno. Mi considero davvero fortunato di essere qui oggi,” ha concluso, evidenziando come questi eventi possano cambiare radicalmente la percezione della propria vita e delle proprie sicurezza.

Facchinetti ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di affrontare la vita con coraggio, condividendo momenti di vulnerabilità e forza personale con il pubblico.

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