La città di Roma si prepara a vivere una vera e propria rivoluzione nel servizio di pulizia stradale, grazie a un’iniziativa innovativa che coinvolge una collaborazione pubblico-privata. Quest’anno, infatti, la rimozione delle foglie che ostruiscono strade e tombini sarà gestita da una nuova alleanza, progettata per migliorare non solo l’efficacia del servizio, ma anche per rendere il processo più ecologico. L’ente coinvolto, AMA, insieme al consorzio Smart Leaf, mira a ridurre l’impatto ambientale legato alla raccolta delle foglie e a promuovere uno sviluppo sostenibile per la capitale.
L’alleanza per la sostenibilità: smart leaf
Il consorzio Smart Leaf, composto da Sarim srl, Miras srl e Ravo spa, è stato creato specificamente per affrontare le sfide legate alla pulizia delle strade di Roma, in particolare alla rimozione delle foglie. Questa collaborazione segna un passo significativo verso un servizio più responsabile e meno dannoso per l’ambiente. Cosimo Bardascino, CEO di Sarim, ha descritto l’iniziativa come un sogno realizzato, misura della lungimiranza di AMA e del Comune di Roma. L’obiettivo condiviso è duplice: migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire nuove opportunità di lavoro, contribuendo al contempo all’economia circolare.
Smart Leaf si distingue per l’approccio ecosostenibile: i veicoli utilizzati per la raccolta delle foglie saranno esclusivamente elettrici. Questo significa non solo ridurre notevolmente le emissioni di gas serra, ma anche migliorare la qualità dell’aria e ridurre i livelli di inquinamento acustico, problematiche che affliggono molte aree metropolitane.
Impatto ambientale e benefici per la capitale
Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è la proiezione di una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 2.000 tonnellate all’anno. Oltre all’utilizzo di veicoli ecologici, Smart Leaf prevede l’installazione di impianti fotovoltaici nei reparti gestiti da AMA. Questi dispositivi, con una potenza totale di 500 kilowatt/h e un sistema di accumulo di energia di 1000 kWh, rappresentano un ulteriore passo verso un uso più consapevole delle risorse energetiche.
L’obiettivo a lungo termine di questo progetto è quello di replicare il modello di project financing in altri contesti italiani, portando le innovazioni di Roma a livello nazionale. Bardascino ha evidenziato l’importanza di collaborare con enti e istituzioni per diffondere un concetto di smart city che sia realmente applicabile e scalabile, in grado di rispondere alle esigenze delle diverse comunità urbane.
Monitoraggio e miglioramento della qualità della vita
In aggiunta all’adozione di veicoli elettrici, il progetto Smart Leaf prevede l’implementazione di centraline mobili sui mezzi adibiti alla raccolta delle foglie. Questi dispositivi monitoreranno in tempo reale i livelli di polveri sottili e l’inquinamento acustico, due parametri essenziali per comprendere lo stato di salute ambientale delle aree urbanizzate. L’acquisizione e l’analisi costante di questi dati permetteranno di attuare interventi mirati e strategie più efficaci per migliorare la qualità della vita a Roma.
Il piano di Smart Leaf, quindi, non si limita a una semplice riorganizzazione del servizio di pulizia, ma rappresenta un approccio completamente nuovo e integrato, capace di affrontare le sfide ambientali odierne, innovando e ottimizzando nel contempo l’efficienza operativa nel contesto urbano. Con l’inizio delle attività programmato per ottobre, la città attende con interesse i risultati di questa iniziativa, che potrebbe rappresentare un modello da seguire per molte altre amministrazioni locali.
Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Sara Gatti