Roma affronta la questione degli alloggi occupati: nuove delibere dopo anni di battaglie

Roma affronta la questione degli alloggi occupati: nuove delibere dopo anni di battaglie

Roma avvia una delibera per regolarizzare gli alloggi degli ex custodi scolastici, restituendo spazi alle scuole e garantendo un uso responsabile del patrimonio pubblico.
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Roma affronta la questione degli alloggi occupati: nuove delibere dopo anni di battaglie - Gaeta.it

L’amministrazione di Roma ha avviato un’importante serie di azioni per risolvere la problematica degli alloggi degli ex custodi scolastici, spesso occupati da persone senza titolo. Quest’operazione, sostenuta dall’Associazione Nazionale Presidi e dai principali attori politici locali, punta a garantire spazi agli studenti e alle istituzioni scolastiche. L’approvazione di una nuova delibera segna un passo significativo nella gestione di questa questione complessa e mai affrontata in modo sistematico.

Il coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Presidi

L’Associazione Nazionale Presidi ha giocato un ruolo cruciale nelle trattative che hanno portato alla nuova delibera. Con Mario Rusconi alla guida, l’associazione ha sottolineato l’importanza di tutelare non solo i diritti delle scuole, ma anche quelli degli studenti che beneficeranno di spazi ristrutturati e restituiti all’uso educativo. La necessità di una disciplina chiara per la gestione di questi immobili è emersa come una priorità, dato il loro stato attuale di occupazione non autorizzata. Rusconi ha evidenziato come questo intervento non solo serva a recuperare spazi preziosi ma anche a dare un forte segnale di legalità e gestione responsabile del patrimonio pubblico.

Dettagli sulla delibera approvata

La delibera approvata in Aula consiliare ha ricevuto il sostegno di diversi membri del Consiglio, tra cui i dem Yuri Trombetti, Carla Fermariello e Daniele Parrucci. Questi ultimi sono stati i principali promotori del provvedimento, mirato a regolamentare una situazione che si protrae da decenni. La norma prevede che alcune categorie fragili possano continuare a occupare gli spazi, ma dovranno iniziare a pagare i canoni e gli oneri accessori. Questo cambiamento rappresenta un sostanziale passo avanti nella risoluzione di una problematica storica, poiché fino ad ora gli spazi scolastici occupati non erano mai stati messi in regola a livello nazionale, lasciando le scuole in balia di situazioni difficili e caotiche.

Impatti sulla comunità e sul territorio

L’implementazione di questa delibera avrà ripercussioni significative sia sulle istituzioni scolastiche che sulla comunità locale. Per le scuole, significa poter tornare a fruire di spazi vitali per attività didattiche che erano state compromesse dall’occupazione. Per la comunità, rappresenta un segnale che l’amministrazione è attenta e reattiva alle esigenze del territorio, cercando soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita e il benessere collettivo. L’intervento mira a favorire un uso abitativo più appropriato di edifici pubblici che, per troppo tempo, hanno subito una cattiva gestione e sfruttamento non autorizzato.

La strada verso la normalizzazione

È chiaro che il cammino verso una gestione ordinata degli alloggi occupati sarà lungo e potrebbe presentare ulteriori sfide. Tuttavia, l’approvazione di questa delibera rappresenta un importante passo avanti. La città di Roma, con il sostegno di stakeholder fondamentali come l’Associazione Nazionale Presidi, sta finalmente affrontando una delle questioni più spinose nel panorama dell’urbanistica e dell’istruzione. Si attende ora la messa in opera delle nuove disposizioni che, se attuate correttamente, potrebbero restituire nuovi spazi alle scuole, permettendo così di tornare a concentrarsi sul fondamentale compito educativo.

Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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