Roma celebra il Presepe dei Netturbini: tradizione e spiritualità in una cerimonia toccante

Roma celebra il Presepe dei Netturbini: tradizione e spiritualità in una cerimonia toccante

Ritorna a Roma la cerimonia di benedizione del Presepe dei Netturbini, simbolo di cultura e comunità, celebrando l’impegno degli operatori ecologici e il legame con la tradizione religiosa.
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Roma celebra il Presepe dei Netturbini: tradizione e spiritualità in una cerimonia toccante - Gaeta.it

E’ un evento annuale significativo che segna la rinascita di una delle tradizioni più importanti di Roma. Il rito di benedizione del Presepe dei Netturbini è tornato a svolgersi ieri pomeriggio presso la sede dell’Ama in via dei Cavalleggeri, catalizzando l’attenzione di numerose autorità e cittadini. Questo presepe, realizzato con dedizione e passione, rappresenta un simbolo di cultura e comunità, rispecchiando l’impegno di chi lavora per la pulizia della capitale.

Cerimonia di benedizione: un momento di riflessione e celebrazione

La cerimonia ha avuto luogo all’interno della sala museale dedicata a Giuseppe Ianni, il maestro artigiano che nel 1972 ha concepito e realizzato l’opera, scomparso di recente. A presiedere l’evento è stato S.E. Mons. Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare per il settore Est della Diocesi di Roma, il quale ha impartito la benedizione alla creazione dei netturbini romani. Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso un sentito ringraziamento non solo al clero, ma anche ai dipendenti dell’Ama, sottolineando il loro operoso impegno al servizio della città, accentuando l’importanza del messaggio di pace e fraternità che il Presepe porta con sé. “Questo è un messaggio che vogliamo trasmettere a tutti”, ha affermato Gualtieri, richiamando l’attenzione sull’importanza dell’arte e della cultura come strumenti di coesione sociale.

Durante il suo intervento, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha ricordato come la tradizione del presepe si sia sviluppata nel tempo, partendo da semplici elementi e arricchendosi con materiali provenienti da tutto il mondo. Ha definito la creazione un simbolo di orgoglio per i netturbini romani, evidenziando l’evoluzione dell’opera e il suo crescente valore per la città.

Un patrimonio di spiritualità e collegamenti con la Chiesa

Il Presepe dei Netturbini non è solo un’attrazione turistica, ma è intriso di storia e valori spirituali. A partire dalla sua inaugurazione, ha continuamente attratto visitatori, tra cui personalità di spicco sia nel mondo civile che religioso. Durante gli anni, importanti figure ecclesiastiche, compresi i Pontefici, hanno onorato il presepe con la loro presenza. San Paolo VI lo visitò nel gennaio del 1974, e la figura di San Giovanni Paolo II ne ha segnato la storia con visite regolari fino al 2002. L’ultima visita papale risale a Benedetto XVI, che nel gennaio 2006 ha espresso la sua gratitudine agli operatori ecologici davanti a questa creazione, sottolineando il forte legame tra il sito e la Chiesa.

La realizzazione del Presepe, che si erge su un’area di 45 metri quadrati e impiega circa 3.000 pietre, è un esempio di artigianato che ricrea con dettagli minuziosi le tradizionali costruzioni della Palestina di oltre duemila anni fa. Questa opera, completamente in muratura, ha saputo attrarre l’attenzione di molti, diventando un punto di riferimento per la cultura romanesca e un simbolo di tradizione.

Visite e accessibilità: scoprire il Presepe dei Netturbini

L’accesso al Presepe è gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione tramite il sito ufficiale di Ama. Le visite, che durano fino a 50 minuti, prevedono la proiezione di una videoguida in due versioni, una sottotitolata in inglese e l’altra nella Lingua Italiana dei Segni. Al termine della visione, i visitatori possono esplorare liberamente la sala per ammirare l’opera e apprendere di più sulla sua storia.

Nella sala, oltre al Presepe, sono esposti anche tre grandi dipinti di ispirazione religiosa, tra cui un affresco dedicato alla “Madonna della Strada”, patrona dei netturbini, che testimonia l’impegno artistico e la devozione del personale Ama. Una nuova brochure fornisce ulteriori informazioni, guidando i visitatori in un’osservazione attenta del presepe e del suo significato.

L’evento di benedizione non solo ha rinnovato l’impegno verso una tradizione popolare, ma ha anche celebrato la comunità e il lavoro di chi quotidianamente contribuisce alla bellezza di Roma.

Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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