Roma conferma la sua posizione nelle classifiche di criminalità: l'allerta è alta

Roma conferma la sua posizione nelle classifiche di criminalità: l’allerta è alta

Roma conferma la sua posizione Roma conferma la sua posizione
Roma conferma la sua posizione nelle classifiche di criminalità: l'allerta è alta - Fonte: Abitarearoma | Gaeta.it

Roma si conferma tra le città con i livelli più elevati di criminalità in Italia, secondo l’indice redatto dal Sole 24 Ore. L’analisi evidenzia un incremento sostanziale delle denunce, segnalando che la Capitale sta affrontando una seria sfida sul fronte della sicurezza. Il numero di denunce è cresciuto significativamente dal 2019, e questa tendenza trova conferma anche rispetto all’anno precedente. Una lettura attenta dei dati offre un quadro articolato della situazione attuale.

Aumento delle denunce e delle problematiche connesse

I dati allarmanti del 2023

Secondo il rapporto del Sole 24 Ore, Roma ha visto un incremento delle denunce che ha raggiunto un impressionante 16,7% rispetto ai dati del 2019 e un ulteriore aumento dell’11% rispetto al 2022. Le statistiche indicano che il numero complessivo di denunce ha toccato le 6071 ogni 100mila abitanti, una cifra che supera i 5485 del 2022. Il predominio di reati come furti e reati predatori si rivela decisivo in questo processo, evidenziando un quadro preoccupante per la sicurezza cittadina.

La crescente incidenza di reati è accompagnata da un’attenzione crescente nei confronti delle infrazioni collegate agli stupefacenti, con un crescente numero di denunce. Questa situazione suggerisce un panorama complesso, nel quale la sicurezza dei cittadini è compromessa non solo dai furti, ma anche dalle conseguenze sociali legate all’uso di sostanze.

Milano in testa, Roma subito dopo

Milano si posiziona al primo posto per numero di denunce, registrando oltre 7000 segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023, seguita in seconda posizione da Roma. Firenze occupa infine il terzo gradino del podio con le sue 6053 denunce per 100mila abitanti. Questo contesto conferma una chiara tendenza alla criminalità nelle principali metropoli italiane, sollevando interrogativi sulla sicurezza non solo dei cittadini ma anche dei visitatori che affollano le strade romane.

È importante notare che la maggior parte delle denunce proviene dal Comune capoluogo, che rappresenta l’80% del totale rispetto all’area extraurbana. Questo dato evidenzia un focus di problematiche criminali concentrato nel cuore della città, segnalando un allerta più forte nelle aree ad alta densità abitativa e turistica.

Tipologie di reati e loro impatto sulla comunità

Furti e rapine: un incremento che spaventa

Nel 2023, Roma si colloca al secondo posto in Italia per il numero di furti, con una denuncia di 3465 furti ogni 100mila abitanti, un aumento notevole rispetto ai 2974 del 2022. Un dato che non può passare inosservato è il numero di furti di veicoli in sosta, che ha raggiunto la cifra di 411,2 per 100mila abitanti, così come i borseggi, che si attestano su 754,2 per 100mila abitanti. Queste tipologie di reato dimostrano chiaramente che tanto i romani quanto i turisti non sono al sicuro neanche nei contesti che dovrebbero essere considerati più protetti.

Le rapine, altro elemento critico, hanno visto un aumento preoccupante, con 3016 denunce rispetto ai 2382 dell’anno precedente. La crescita dei crimini violenti è un segnale di allerta per l’intera comunità, suscitando un senso crescente di insicurezza. Al contempo, non si possono trascurare i dati sui reati legati agli stupefacenti, che sono anch’essi in crescita, toccando 94,8 casi ogni 100mila abitanti, un incremento rispetto agli 88,4 del report precedente.

Casi particolari e diminuzione di alcune tipologie di reati

Seppur in un contesto di crescita del crimine, si registrano alcune diminuzioni significative. Ad esempio, i tentati omicidi hanno subito un calo, arrivando a 92 rispetto ai 117 dell’anno scorso. Anche le denunce per violenza sessuale mostrano una leggera flessione, scendendo a 457 dai 465 dell’anno precedente. Tuttavia, nonostante questi dati incoraggianti, gli omicidi volontari consumati hanno mostrato un incremento, passando da 20 a 26 casi, segnalando l’esigenza di interventi mirati per contenere la violenza.

L’impatto del degrado urbano sulla criminalità

La connessione tra degrado e insicurezza

L’aumento dei danni e dei reati correlati al degrado urbano assume una rilevanza significativa. Con una crescita dei danneggiamenti, ora fissati a 23656, rispetto ai 23267 del 2022, il legame tra degrado e criminalità è palese. Le aree urbanizzate come il centro storico e la stazione Termini sono spesso teatro di aggressioni e furti, con i visitatori e pendolari particolarmente vulnerabili. L’afflusso costante di turisti e la scarsità di sorveglianza in alcune zone aggravano la situazione, creando un contesto ad alto rischio.

Le reazioni delle autorità e le misure da adottare

Francesco Greco, ex procuratore di Milano, ora delegato alla sicurezza del Comune di Roma, ha commentato il contesto attuale, evidenziando che “sebbene i reati stiano aumentando, l’afflusso di denunce indica una maggiore fiducia dei cittadini”. Egli ha affermato che, nonostante non ci sia un’emergenza a lungo termine, l’alta incidenza di reati violenti crea una percezione tangibile di insicurezza tra la popolazione. Le autorità stanno intensificando gli sforzi per garantire risposta adeguata alla criminalità attraverso videosorveglianza avanzata, utilizzando l’intelligenza artificiale per monitorare e reagire rapidamente a possibili situazioni di pericolo.

Il prefetto Lamberto Giannini ha concordato sull’importanza di affrontare la percezione di insicurezza: “Non possiamo parlare di emergenza, ma la percezione dei cittadini indica chiaramente che vi è un problema che deve essere affrontato. Stiamo lavorando intensamente per garantire maggiori misure di sicurezza e restituire fiducia ai cittadini”.

Con queste dinamiche in atto, Roma si trova a un bivio deciso: recuperare il controllo della sicurezza e restituire serenità ai suoi abitanti.

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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