Un grave episodio di violenza domestica ha scosso la zona Ostiense di Roma, dove una donna è stata sequestrata, picchiata e violentata dal compagno. La vicenda si è conclusa con l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno soccorso la vittima liberandola attraverso una finestra. Il responsabile dell’aggressione, un uomo moldavo di 35 anni, è stato arrestato con più gravi accuse tra cui violenza sessuale e sequestro di persona.
Il sequestro della donna: una notte di terrore
Il 14 agosto 2024, la vita di una donna è stata stravolta in una manciata di ore. Quella sera, ha trovato il coraggio di chiamare il 113 mentre si trovava a casa con il suo compagno, che l’aveva rinchiusa, approfittando della sua momentanea assenza. Secondo quanto riferito dalle autorità, l’uomo aveva sigillato l’accesso chiudendo la porta dall’esterno, costringendo la donna a una tragica situazione di prigionia.
Dopo aver ricevuto la segnalazione, la polizia è immediatamente intervenuta nella zona di Ostiense e, viste le circostanze critiche, ha coinvolto anche i vigili del fuoco, i quali sono riusciti a raggiungere la vittima tramite un montascala e a liberarla da una finestra. Una volta in salvo, la donna ha raccontato agli agenti di aver subito violenza sessuale. Gli operatori hanno quindi richiesto l’intervento del 118, che ha trasportato la donna all’ospedale Sant’Eugenio. I successivi accertamenti medici hanno confermato le gravi lesioni e gli abusi subiti.
Una relazione segnata dalla violenza: otto mesi di atrocità
In sede di denuncia, la donna ha rivelato che le violenze subivano una triste continuità da almeno otto mesi. Secondo la sua testimonianza, la spirale di abusi era iniziata nel dicembre 2023, un periodo in cui la donna aveva già sperimentato la brutalità del compagno. La sera in cui è avvenuto il sequestro, la situazione era sfociata in un atto di violenza inappellabile: il 35enne era tornato a casa visibilmente alterato, dopo aver consumato diverse bottiglie di alcolici.
Dopo averla aggredita, l’uomo ha esigito denaro dalla donna; al suo rifiuto, le ha sferrato un pugno al volto, spintonandola e sottraendole la carta di credito. Questo atto di rapina ha segnato una nuova escalation del suo comportamento violento, culminando nella chiusura della donna all’interno della loro abitazione, dove è rimasta prigioniera fino all’intervento della polizia.
L’arresto del compagno violento: un’indagine rapida ed efficace
Le indagini delle forze dell’ordine si sono attivate immediatamente dopo il rilascio della donna. Grazie a informazioni fornite dalla vittima e alla collaborazione tra diversi reparti, gli investigatori sono riusciti a rintracciare il compagno maltrattante. L’arresto è avvenuto in via Monte Bianco, non lontano da una fermata dell’autobus sulla Nomentana, dove il 35enne è stato trovato in possesso della carta di credito rubata e delle chiavi dell’appartamento.
Al termine delle procedure di rito, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove rimarrà in attesa del processo. Le autorità continuano a monitorare la situazione, evidenziando l’importanza di prestare attenzione ai segnali di violenza domestica e di agire tempestivamente in situazioni di emergenza, come nel caso della donna di Ostiense. La comunità locale si interroga ora su come affrontare e prevenire simili episodi, mentre il dramma vissuto dalla vittima rimane ben impresso nella memoria collettiva.