Roma, dopo 5 anni torna a splendere una delle mete più ambite: felicità per turisti e cittadini capitolini

Felicità Per Turisti E Cittadini Capitolini Felicità Per Turisti E Cittadini Capitolini
Riapre a Roma dopo cinque anni di attesa (gaeta.it)

Nel cuore di Roma, tra le meraviglie storiche che la città eterna offre, ne riapre una dopo una chiusura di 5 anni.

Questo sito archeologico dalla storia affascinante e misteriosa è situato nel Rione Trastevere, alle falde di Villa Sciarra, e rappresenta uno dei pochi esempi di luoghi di culto pagani nascosti all’interno di domus private durante il periodo in cui l’Impero Romano si stava convertendo al Cristianesimo.

La riapertura del Santuario Siriaco è un evento che riporta alla luce un pezzo importante della storia di Roma, un luogo dove le antiche divinità continuano a raccontare le loro storie attraverso le pietre e i reperti. La possibilità di visitare questo sito offre ai romani e ai turisti un’opportunità unica di connettersi con il passato, esplorando le sfaccettature di una città che non smette mai di sorprendere.

Riapre a Roma dopo cinque anni di attesa

La scoperta del Santuario risale al 1906, quando venne ritrovato per caso durante dei lavori di scavo. Inizialmente si ipotizzò che fosse dedicato a culti siriaci, da cui prende il nome. Tuttavia, studi più recenti hanno portato alla luce evidenze che suggeriscono un legame con la divinità egizia Osiride. Tra i reperti più significativi rinvenuti nel sito ci sono una statua in bronzo avvolta da un serpente, sculture di Dioniso e una figura di un faraone in basalto nero. Questi elementi, insieme ad altri oggetti rituali, indicano pratiche legate ai culti egizi degli inferi e della fertilità.

Una Delle Mete Più Ambite: Felicità Per Turisti E Cittadini Capitolini
Una Meta Imperdibile A Roma (Gaeta.it)

La riapertura del Santuario Siriaco è stata fortemente attesa, non solo dagli appassionati di archeologia ma anche dalla comunità accademica internazionale. Come ha spiegato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, la riapertura anticipa una serie di interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che mirano a garantire la sicurezza e il restauro delle strutture. Inoltre, è in programma l’allestimento di uno spazio espositivo e un punto di accoglienza che verranno realizzati nella ex casa del custode.

L’importanza del Santuario Siriaco va oltre il suo valore storico e archeologico. Esso rappresenta un esempio tangibile di come le tradizioni pagane siano sopravvissute in forma privata anche dopo che l’editto di Tessalonica del 380 d.C. impose il Cristianesimo come unica religione ufficiale dell’Impero Romano. In questo contesto, il Santuario offre uno sguardo unico sulla resilienza delle pratiche religiose e culturali in un periodo di transizione storica.

Durante le quattro aperture straordinarie programmate per il 13, 20, 27 ottobre e il 10 novembre, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nelle atmosfere di questo antico luogo di culto. Potranno ammirare la struttura absidata e la stanza poligonale del Santuario, la cui architettura richiama le domus tardo imperiali. Questo tipo di architettura, con i suoi spazi riservati e intimi, era ideale per la pratica di culti che dovevano rimanere nascosti agli occhi delle autorità cristiane.

Il Santuario Siriaco non è solo un luogo di culto, ma anche un sito ricco di storie e leggende. Si narra che qui si tolse la vita Caio Gracco nel 121 a.C., un evento che aggiunge un ulteriore strato di significato storico al sito. Inoltre, un’iscrizione rinvenuta suggerisce che in quest’area sorgeva il Lucus Furrinæ, un antico bosco sacro dedicato alla dea Furrina.

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