Un furto di notevoli dimensioni ha avuto luogo a Roma, nella residenza del noto giornalista Mimmo Del Giudice e della moglie Luciana Acampora. I ladri, descritti come acrobati esperti, hanno sottratto oggetti di valore per un milione di euro, destando forte inquietudine nella comunità. Questo episodio ha sollevato interrogativi non solo sull’episodio in sé, ma anche sulla sicurezza nelle abitazioni di Roma.
Il furto audace e la scoperta del delitto
Un risveglio traumatico
Nella quiete della notte, mentre i coniugi Del Giudice e Acampora riposavano nel loro appartamento in via Courmayeur, i ladri hanno fatto irruzione senza destare sospetti. Solo il mattino seguente è giunta l’amara scoperta: la persiana era rotta e la casa era in completo disordine. Luciana Acampora racconta l’incubo vissuto: “Ho visto che la casa era in disordine, i cassetti in giro e la cassaforte aperta. Hanno portato via gioielli e soldi, ma per noi questi avevano un valore inestimabile.” Alcuni di questi oggetti rappresentavano ricordi preziosi legati a sessanta anni di matrimonio.
La nipotina e il bottino
Secondo le prime ricostruzioni, i ladri avrebbero agito con rapidità e precisione. La polizia, giunta sul posto verso le otto del mattino, ha rilevato che solo la camera da letto dei coniugi era rimasta intatta, lasciando supporre che i due potessero essere stati narcotizzati. Questo scenario ha alimentato ulteriormente i sospetti sull’abilità e l’esperienza dei ladri, considerati veri professionisti del crimine.
Il valore del bottino: un milione di euro in gioielli e contante
Una stima inquietante
Il bottino totale, secondo le stime, si aggirerebbe attorno a un milione di euro, inclusi gioielli in oro e argento, e circa duemila euro in contante. I due coniugi, però, ritengono che il valore reale degli oggetti rubati sia inferiore. Questo aspetto evidenzia quanto la sottrazione non fosse solo di natura economica, ma anche affettiva, rievocando ricordi e momenti condivisi nel corso degli anni.
La professionalità dei ladri
Gli inquirenti non escludono che i ladri fossero a conoscenza precisa della disposizione dell’appartamento e delle abitudini della coppia. “Dovevano sapere della cassaforte,” afferma Del Giudice, alimentando il sospetto che non siano stati soli, ma potenzialmente supportati da complici che avessero accesso a informazioni dettagliate riguardanti l’abitazione.
Le indagini in corso: alla ricerca della verità
L’analisi dei filmati di sorveglianza
Le forze dell’ordine stanno attivamente indagando per identificare i ladri. Sono attualmente in fase di analisi i filmati delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona, grazie alla collaborazione con la Italpol, azienda incaricata della vigilanza. La speranza è di riuscire a rintracciare elementi utili che possano condurre all’individuazione dei colpevoli e alla loro cattura.
Un allerta per la comunità
Questo furto audace ha sollevato preoccupazioni non solo tra i vicini ma in tutta la città. Molti cittadini iniziano a interrogarsi sulla loro sicurezza e sull’efficacia delle misure protettive adottate. Dettagli come l’assenza di grate alle finestre della casa dei Del Giudice potrebbero rimandare a una necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza personale in un contesto urbano sempre più complesso. La comunità rimane in attesa di sviluppi, sperando in una risoluzione rapida alla vicenda che ha scosso Roma.