Il nuovo rapporto dell’Osservatorio Focus2R, realizzato da Confindustria Ancma in collaborazione con Legambiente, mette in luce la situazione della mobilità sostenibile a Roma e nelle sue rivalità con altre città italiane. La Capitale si distingue per il noleggio di monopattini, conquistando la prima posizione nazionale. Tuttavia, il bike sharing mostra segni di debolezza, posizionando Roma solo al secondo posto nel noleggio di biciclette. Il report offre uno spaccato interessante degli sforzi per promuovere un trasporto più ecologico e di come la città si sta organizzando per affrontare le sfide del futuro.
Monopattini e bicicletta: la situazione a Roma
Roma occupa la prima posizione in Italia per quanto riguarda il noleggio di monopattini, con un numero impressionante di quasi 8 milioni di noleggi effettuati nell’anno scorso. In città si possono trovare circa 13.500 monopattini in condivisione, superando Milano, che ne ha 5.250. Malgrado questo successo nel settore dei monopattini, la Capitale si posiziona al secondo posto per quanto riguarda il noleggio di biciclette, registrando 2 milioni di noleggi, mentre Milano guida con quasi 15.000 mezzi.
Questa disparità mette in evidenza una questione importante: Roma conta solo 6.000 biciclette disponibili e occupa il quintultimo posto in Italia in termini di prelievi per ogni mille abitanti, con una media di 2,2 prelievi. In confronto, Frosinone si colloca all’ultimo posto a livello nazionale, con soli 1,2 prelievi per mille abitanti. Il rapporto Focus2R, presentato a Milano, è stato realizzato da Ambiente Italia e offre importanti dati sull’utilizzo dei mezzi di trasporto condivisi.
Incentivi per la micromobilità
Per quanto riguarda i monopattini, Roma ha attuato una serie di interventi mirati a promuovere il loro uso, con l’obiettivo di incentivare gli spostamenti per il tragitto casa-lavoro. Legambiente ha sottolineato come queste iniziative comprendano sconti e abbonamenti gratuiti per gli utenti di Metrebus. Inoltre, la città ha incoraggiato l’uso delle Cargo-Bike, strumento utile nelle operazioni di logistica dell’ultimo miglio.
Queste azioni sono parte di un piano più ampio per migliorare la qualità dell’aria e incentivare forme di trasporto meno inquinanti. La sensibilizzazione dei cittadini sull’uso di queste modalità di trasporto è fondamentale per aumentare il loro utilizzo. È evidente che l’incentivazione della micromobilità elettrica e delle biciclette rappresenta una priorità per l’amministrazione, il che si traduce in politiche concrete a favore della sostenibilità.
Moto e motorini nella Capitale
Un altro aspetto da considerare riguarda l’accesso di moto e motorini nelle Ztl di Roma. Nel 2023, questi mezzi avevano ancora accesso alla Ztl, ma con l’introduzione della Fascia Verde, che entrerà in vigore nel novembre 2024, ci saranno nuove restrizioni. La nuova normativa renderà inaccessibili le aree a traffico limitato per i veicoli più inquinanti.
Nonostante le limitazioni, Roma rappresenta una delle rare città che consente l’accesso ai mezzi pubblici con biciclette al seguito, un’opzione che incoraggia l’intermodalità nel trasporto.
Le politiche per le due ruote
Le politiche a favore della mobilità sostenibile stanno ottenendo risultati in città. Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha espresso soddisfazione per le iniziative intraprese, ma ha richiesto una maggiore determinazione per ampliare le zone 30 e le corsie ciclabili. Questa strategia punta a restituire spazi alle persone, contrastando così la predominanza delle automobili sulle strade romane.
Le zone limite per la velocità rappresentano un passo avanti per migliorare la sicurezza stradale e incentivare la mobilità attiva. Porre limitazioni alla circolazione degli autoveicoli in determinate aree offre l’opportunità di creare ambienti più vivibili e salubri, in particolare nei centri abitati.
L’arrivo del nuovo biciplan
Durante la presentazione del rapporto, l’assessore ai trasporti della città, Eugenio Patanè, ha annunciato l’imminente arrivo di un nuovo biciplan. Quest’ultimo si propone di essere un progetto ambizioso, in grado di trasformare l’utilizzo delle due ruote nei quartieri centrali e periferici. Scacchi ha ribadito l’importanza di progettare un biciplan che si integri con le esigenze dei cittadini, garantendo un ampio coinvolgimento nella pianificazione.
Il biciplan prevede di aprire nuovi cantieri per migliorare il trasporto pubblico locale e attivare una sorveglianza elettronica della Fascia Verde, obiettivo cruciale per ridurre il numero di veicoli in circolazione, in particolare quelli più inquinanti. Questo approccio si propone di attuare una metamorfosi positiva dello spazio urbano e di migliorare la salute collettiva.
Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina