Roma, il nuovo regolamento sui tavolini all'aperto cambia il volto della ristorazione

Roma, il nuovo regolamento sui tavolini all’aperto cambia il volto della ristorazione

Il nuovo regolamento comunale di Roma trasforma la gestione degli spazi all’aperto per ristoranti e bar, puntando a un ordine maggiore e nuove opportunità per alberghi e esercenti.
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Roma, il nuovo regolamento sui tavolini all'aperto cambia il volto della ristorazione - Gaeta.it

Mangiare all’aperto è una delle esperienze più ricercate dai romani e dai turisti che visitano la capitale. Ogni giorno, quando il sole sorge, si creano atmosfere speciali nei tanti ristoranti e bar che popolano le strade, sviando l’attenzione dai monumenti mozzafiato. La carbonara, servita con vista sul Colosseo o in un angolo pittoresco del Trastevere, diventa presto il piatto desiderato da chi vive in città o da chi la visita. Ma con il nuovo regolamento comunale, la gestione degli spazi all’aperto subirà una significativa trasformazione.

Il nuovo regolamento: una svolta attesa da tempo

Mercoledì scorso, il Consiglio Comunale di Roma ha discusso il nuovo Regolamento riguardante l’occupazione del suolo pubblico da parte dei ristoranti e bar. Questo provvedimento rappresenta un cambiamento epocale nella gestione dei tavolini all’aperto. Anche se la votazione è stata rinviata, il nuovo regolamento promette di rompere con le tradizioni consolidate del passato, quelle legate alla posizione dei tavolini “fronte vetrina”. Attualmente, la proroga accordata per i plateatici scadrà il 31 dicembre di quest’anno, rendendo urgente la normalizzazione delle nuove disposizioni.

Il documento mira a ripristinare ordine e decoro lungo le strade storiche, spesso sommerse da tavoli e ombrelloni disomogenei. Il nuovo metodo per la concessione dello spazio è innovativo: la superficie destinata ai tavolini sarà calcolata in base all’area interna del locale, che include anche la zona di somministrazione e i servizi igienici, escludendo le aree di magazzino. Per fornire maggiore chiarezza, la città è stata divisa in tre macro aree, ognuna con regole specifiche per la collocazione dei tavolini.

La normativa e le nuove opportunità per gli alberghi

Il Regolamento presenta linee guida che riguardano non solo i bar e ristoranti, ma anche gli alberghi situati ai piani terra. Questi ultimi possono richiedere di aprire un plateatico, creando così nuove opportunità per ampliare l’offerta di ristorazione in città. Il presidente della Commissione Commercio, Andrea Alemanni, ha enfatizzato come questo nuovo regolamento possa ridurre l’occupazione del suolo pubblico nelle aree Unesco, per cercare un equilibrio tra le esigenze commerciali e quelle dei residenti. La ristrutturazione del regolamento tiene conto non solo delle necessità dei ristoratori, ma anche di quelle dei cittadini.

Il coinvolgimento degli esercenti e il catalogo degli arredi

La redazione di questo Regolamento è stata un processo di collaborazione, con consultazioni e discussioni che sono durate più di un anno. La presidente del Primo Municipio, Lorenza Bonaccorsi, ha accolto con favore l’inserimento di un “Catalogo degli arredi”, che elenca i materiali, le tipologie di sedie e tavoli, rendendo l’aspetto urbano più omogeneo e piacevole. Alcuni esercenti comprendono la necessità di intervenire su una situazione che, in passato, si era mostrata disomogenea e poco decorosa.

Il presidente di Fipe, Sergio Paolantoni, ha sottolineato che i turisti devono essere accolti in un contesto adeguato e che il nuovo regolamento porta con sé una ventata di freschezza. Si punta a stabilire regole chiare per garantire una concorrenza equa e ordinata nel settore della ristorazione. Inoltre, anche Giordano Rapaccioni della Cna Roma ha espresso l’appoggio per il regolamento, sollecitando attenzione verso gli artigiani alimentari, come panifici e gelaterie, contribuendo così a un ambiente gastronomico sano e competitivo.

La modifica delle norme sulla somministrazione di cibo e bevande all’aperto rappresenta una significativa opportunità per il settore della ristorazione di Roma, puntando a regalare ai cittadini e ai visitatori esperienze sempre più gradevoli e ben strutturate. Rimane da vedere come queste nuove disposizioni verranno implementate e come influenzeranno il panorama gastronomico della capitale.

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