Roma in fiaccolata: i manifestanti si oppongono al ddl sicurezza e alla politica del governo

Roma in fiaccolata: i manifestanti si oppongono al ddl sicurezza e alla politica del governo

A Roma, una manifestazione contro il ddl Sicurezza ha unito studenti e attivisti in una fiaccolata di protesta, esprimendo dissenso verso le politiche governative e rivendicando diritti democratici.
Roma in fiaccolata3A i manifest Roma in fiaccolata3A i manifest
Roma in fiaccolata: i manifestanti si oppongono al ddl sicurezza e alla politica del governo - Gaeta.it

Un’atmosfera di protesta ha invaso le strade di Roma con una manifestazione accesa contro il ddl Sicurezza. Una folta partecipazione ha dato vita a una fiaccolata che ha visto studenti e attivisti unirsi per esprimere il proprio dissenso. Il corteo, che ha preso avvio in una piazza fortemente presidiata dalle forze dell’ordine, ha attraversato importanti punti della Capitale, rivelando quanto il clima politico attuale stia suscitando sentimenti di disagio tra i cittadini, in particolare tra le nuove generazioni, spesso in prima fila nelle battaglie a difesa della democrazia.

L’inizio della manifestazione e slogan di resistenza

I manifestanti, tenendo alte le proprie fiaccole, hanno dato voce al loro disagio intonando cori emblematici, tra cui “siamo tutti antifascisti”. Il corteo, organizzato dalla Rete No ddl Sicurezza, ha visto una partecipazione eterogenea, con la presenza di studenti e cittadini preoccupati per le misure legislative proposte. I partecipanti, visibilmente motivati, hanno fatto sentire la propria voce con frasi come: “Non toccherete la nostra democrazia. Noi non abbasseremo la testa nonostante la vostra censura e i vostri manganelli”, sottolineando un clima di forte tensione e di opposizione alle politiche governative.

Con l’avanzare della fiaccolata verso Largo di Torre Argentina intorno alle 19.50, il clima di unità è emerso ancor più con slogan potenti: “Ramy è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai” e “Fuori il fascismo dallo Stato, protestare non è reato”. Questi messaggi hanno segnato l’intensa volontà dei partecipanti di non lasciare spazio a derive autoritarie, anzi, di affermare il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni. Gli attivisti hanno chiuso la manifestazione intonando “Bella ciao”, simbolo di resistenza contro ogni forma di oppressione.

La sgomento degli studenti contro le politiche governative

La manifestazione di oggi si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione tra gli studenti, che già nel mese di novembre scorso si erano fatti sentire in occasione del “No Meloni Day”. Questo evento nazionale, culminato in una serie di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine in varie città, ha visto la partecipazione di migliaia di giovani, i quali hanno espresso la loro indignazione contro il governo Meloni. A Roma, in particolare, il corteo ha preso di mira il Ministero dell’Istruzione e del Merito, dove un gruppo di collettivi ha esposto uno striscione provocatorio che recitava “Contro un governo di fascisti e sionisti”.

Durante quella manifestazione, i partecipanti non si sono limitati a esprimere il loro dissenso attraverso slogan, ma hanno anche scelto azioni simboliche, imbrattando con vernice rossa le foto di Giorgia Meloni e dei ministri Valditara e Bernini, denunciando così quello che percepiscono come un “genocidio del popolo palestinese”. Lo striscione, unito alla scritta “ministero della guerra” sull’asfalto, ha enfatizzato il sentimento di lotta non solo contro il governo italiano, ma anche contro le politiche internazionali che secondo gli studenti risultano oppressiva.

L’intensificarsi di queste manifestazioni indica un chiaro clima di insoddisfazione tra i giovani, i quali si sentono sempre più esclusi dalle dinamiche politiche e sociali del Paese. Essa pone interrogativi sulle future evoluzioni del dibattito politico in Italia e sull’importanza del coinvolgimento giovanile in queste battaglie sociali. Dalla resistenza portata avanti nelle piazze, emerge una coesione di intenti, capace di sfidare le attualità governative e affermare valori democratici condivisi.

Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2025 da Laura Rossi

Change privacy settings
×