A Roma, la situazione delle cause di separazione sta affrontando serie difficoltà a causa della mancanza di giudici. Le cause iscritte annualmente sono circa 7mila, ma il numero di toghe disponibili risulta insufficiente, creando ritardi significativi nei procedimenti. Questo problema emerge dall’analisi della situazione attuale nella sezione famiglia del tribunale, la quale è già afflitta da una pesante mole di lavoro che include anche questioni delicate come la tutela dei minori.
La situazione attuale della sezione famiglia
Secondo gli standard previsti, la sezione famiglia dovrebbe disporre di 11 giudici e un presidente per gestire il carico di lavoro. Tuttavia, attualmente sono attivi solo 9 giudici, il che ha portato a un allungamento dei tempi di attesa per le udienze. La legge stabilisce che la prima udienza dovrebbe svolgersi entro 90 giorni dall’iscrizione della causa, ma a Roma i tribunali faticano a calendarizzare queste audizioni prima di un anno. Questa carenza di personale sta creando una vera e propria emergenza, che tocca da vicino molte famiglie in difficoltà.
L’aumento delle cause di separazione e divorzio coincide con la crisi sociale ed economica che molti stanno vivendo, rendendo la situazione ancora più urgente. La difficoltà di accesso alla giustizia per queste questioni familiari delicate mette a rischio la stabilità emotiva e finanziaria delle persone coinvolte, in particolare dei minori, che spesso si trovano al centro delle controversie legali.
Il ruolo delle riforme e delle priorità di trattamento
Parte del problema deriva dal sistema attuato dal 2017, che ha visto la sezione immigrazione ricevere una priorità assoluta nel trattamento delle cause. Questa decisione è stata accentuata dalla riforma Cartabia, che ha ulteriormente fissato l’attenzione su determinati procedimenti, tralasciando altri importanti come quelli legati alla famiglia. Secondo le tabelle di organizzazione degli uffici giudicanti, questo approccio ha portato a un rallentamento inevitabile nella gestione delle altre tipologie di procedimenti, comprese le separazioni e i divorzi.
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha messo in evidenza che tali scelte di allocazione delle risorse comportano un inevitabile rallentamento nella trattazione dei procedimenti. Giudici e risorse, quindi, devono essere adeguati per garantire una risposta giurisdizionale tempestiva, ma anche in questo caso, la priorità accordata ad altri settori ha compromesso gravemente il funzionamento della sezione famiglia.
La prospettiva delle riforme in arrivo
Recentemente, un emendamento al decreto Flussi ha ridistribuito le competenze sui trattenimenti, spostandole dalle sezioni immigrazione alle Corti d’Appello. Questa riforma potrebbe alleggerire il carico di lavoro delle prime, consentendo ai giudici di focalizzarsi su altre questioni urgenti e, auspicabilmente, di restituire risorse alla sezione famiglia. Con un obiettivo di miglioramento dell’efficienza, il passaggio delle competenze potrebbe generare una sinergia positiva che favorisca una gestione più celere e adeguata delle cause di separazione e divorzio.
Mentre aspettano il cambiamento, molti cittadini affrontano la frustrazione di un sistema che non riesce a soddisfare tempestivamente le loro esigenze legali. Questa attesa di giustizia può creare tensioni all’interno delle famiglie e mettere in difficoltà i minori coinvolti, rendendo stringente la necessità di una riforma efficace che migliori la situazione attuale nei tribunali romani.
Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2024 da Marco Mintillo