Roma: la Procura chiede l'archiviazione per il caso di presunta violenza sessuale a carico di Trocchia e Giudice

Roma: la Procura chiede l’archiviazione per il caso di presunta violenza sessuale a carico di Trocchia e Giudice

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Roma: la Procura chiede l'archiviazione per il caso di presunta violenza sessuale a carico di Trocchia e Giudice - Gaeta.it

Le indagini sui giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice, accusati di violenza sessuale da una collega, si svolgono in un contesto delicato e complesso. L’episodio contestato risale al 29 gennaio 2023 e ha suscitato un’ampia attenzione mediatica. I recenti sviluppi indicano una richiesta di archiviazione da parte della Procura, sollevando interrogativi sulla dinamica di quanto accaduto e sul futuro legale dei coinvolti.

La denuncia della presunta vittima

La vicenda è emersa attraverso un articolo pubblicato dal quotidiano La Verità, dove si riportano i dettagli della denuncia da parte della giovane. Secondo il racconto della donna, quella sera si trovava in un pub nel vivace quartiere di Trastevere a Roma, dove aveva consumato alcolici, tra cui una birra e due gin tonic. Dopo l’incontro, si sarebbe trovata sola con Trocchia e Giudice, i quali avrebbero mostrato comportamenti di avvicinamento non graditi.

Secondo quanto dichiarato, Giudice avrebbe baciato la donna, mentre Trocchia commentava indifferentemente la situazione. Successivamente, il trio si sarebbe spostato in taxi, dove la situazione sarebbe degenerata ulteriormente. Durante il tragitto, entrambi i giornalisti avrebbero iniziato a baciarsi e a toccare la giovane, che, inizialmente impotente, ha trovato il coraggio di lasciare il taxi una volta arrivati sotto casa della coppia.

Una volta rientrata a casa, la donna ha confidato all’attuale compagno quanto le era accaduto e ha deciso di sottoporsi a delle analisi per accertare la possibile presenza di sostanze. I test hanno confermato la presenza di Ghb nelle sue urine, noto come la “droga dello stupro”. Tuttavia, ulteriori esami condotti dalla Procura non hanno rilevato tracce della sostanza, complicando la situazione per la presunta vittima.

La decisione della Procura

In seguito alla denuncia, Nello Trocchia e Sara Giudice sono stati inseriti nel registro degli indagati per violenza sessuale di gruppo. Le accuse sono aggravate dalla presenza di sostanze alcoliche e dalla complicità di comportamenti che potrebbero essere considerati lesivi della salute della vittima. Tuttavia, la pubblica accusa ha richiesto l’archiviazione del caso, evidenziando che, secondo le indagini, la giovane sarebbe stata “non in grado di determinarsi” al momento del presunto fatto.

Nella richiesta di archiviazione, il pm ha argomentato che gli indagati potrebbero aver frainteso il consenso della vittima alle condotte contestate. Tale affermazione ha suscitato il dissenso da parte della donna, la quale ha intenzione di opporsi alla decisione. Pertanto, è prevista un’udienza in dicembre, quando un giudice deciderà se accogliere la richiesta di archiviazione o proseguire con il procedimento penale.

Le dichiarazioni degli avvocati di Giudice e Trocchia

Gli avvocati di Trocchia e Giudice, Grazia Volo e Virginia Ripa di Meana, hanno commentato l’esito delle indagini, esprimendo soddisfazione per la richiesta di archiviazione da parte della Procura. Hanno sottolineato che la decisione segue un’analisi approfondita e meticolosa della situazione. In particolare, i legali riferiscono che l’archiviazione rappresenta un passo positivo verso la chiarificazione della vicenda e la tutela della reputazione dei loro assistiti.

In aggiunta, Nello Trocchia ha presentato una chat risalente a tre giorni dopo il presunto episodio, nella quale afferma che la giovane fosse consenziente nel partecipare a scambi di affetto. L’avvocato di Trocchia ha anche annunciato di aver preparato una denuncia per calunnia contro la donna, segnalando che le dichiarazioni della presunta vittima apparirebbero incoerenti.

L’azione legale che si sta profilando, insieme all’opposizione della presunta vittima alla richiesta di archiviazione, rende questo caso un punto cruciale per le dinamiche di giustizia e la lotta alle violenze di genere, sollevando dibattiti e valutazioni sul consenso e la protezione dei diritti individuali. La questione, pertanto, rimane aperta e suscita un elevato interesse sia tra gli addetti ai lavori che nell’opinione pubblica.

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