Roma lancia la prima 'Lifeness Zone': inizia il viaggio verso la longevità sana

Roma lancia la prima ‘Lifeness Zone’: inizia il viaggio verso la longevità sana

La ‘Lifeness Zone’ a Roma promuove un approccio integrato tra cucina e salute, ispirandosi alle Blue Zones per incoraggiare stili di vita sani e consapevoli attraverso il progetto ‘Chef4Longevity’.
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Roma lancia la prima 'Lifeness Zone': inizia il viaggio verso la longevità sana - Gaeta.it

La capitale italiana accoglie la prima ‘Lifeness Zone’, un’iniziativa innovativa che combina la passione per la cucina con la scienza della salute. Questo progetto, concepito da Daniela Galdi, scaturisce dall’esigenza di orientare le persone verso uno stile di vita sano e una dieta consapevole. In un mondo pieno di informazioni contrastanti sulle abitudini alimentari e la salute, l’iniziativa si propone di diventare un punto di riferimento in tutta Italia per il benessere olistico.

Un progetto che trae ispirazione dalle Blue Zones

La ‘Lifeness Zone’ nasce dall’idea che il benessere debba diventare una parte integrante della vita quotidiana. Galdi sottolinea l’importanza di ispirarsi alle Blue Zones, aree nel mondo dove la popolazione vive a lungo e in buona salute. Questi luoghi, come Okinawa in Giappone e Sardegna in Italia, raccontano storie di centenari che attribuiscono la loro longevità a stili di vita equilibrati, che includono un’alimentazione sana, attività fisica regolare e forti legami sociali. Nel mondo moderno, con l’aumento della difformità delle informazioni, la missione di ‘Lifeness Zone’ è chiara: semplificare il messaggio della salute e della nutrizione, fornendo risorse concrete per vivere meglio.

“La vera longevità non dipende da soluzioni rapide o diete miracolose, ma da un equilibrio tra alimentazione, movimento e un ambiente che promuova benessere mentale e sociale,” afferma Galdi. Questo approccio evidenzia la necessità di un’integrazione armoniosa tra diverse sfere della vita. La preparazione ci vuole attenti fruitori di questo messaggio, in modo da potere cambiare radicalmente le proprie abitudini quotidiane.

Chef4Longevity: un percorso formativo per la salute

Il percorso ‘Chef4Longevity’ è un’esperienza di apprendimento di sei incontri che ha preso avvio il 24 febbraio presso l’Italian Chef Academy di Roma. Questa formazione coinvolge un team di chef di fama, medici e nutrizionisti che hanno l’intento di mostrare come il cibo possa essere un vero e proprio alleato della salute. Non si tratta semplicemente di preparare piatti gustosi, ma di adottare una visione integrata del cibo, che comprenda non solo metodi di preparazione ma anche una selezione consapevole degli ingredienti.

Tra i docenti figurano nomi prestigiosi della gastronomia italiana, come Andrea Pasqualucci, con una stella Michelin, e i noti chef Riccardo Fanucci, Fabio Dodero e Pantaleone Amato, tutti guidati dall’executive chef Emiliano Lopez. La formazione non esaurisce le sue radici nell’arte culinaria, ma si nutre anche del supporto di esperti del settore medico e scientifico. La presenza di professionisti come Lucio Rinaldi, psichiatra del Policlinico Gemelli, e Antonella Lorubbio, nutrizionista diabetologa dell’Ospedale Bambino Gesù, sottolinea l’importanza di una preparazione solida e multidisciplinare, facente parte di un ecosistema di salute.

Le lezioni e l’interconnessione tra cibo e salute

Le sessioni del ‘Chef4Longevity’ non si limitano a tecniche di cucina, ma al contrario, analizzano profondamente il legame esistente tra alimentazione e salute. Variazioni nei metodi di cottura, scelta degli ingredienti e consulenze nutrizionali vengono esplorate nel dettaglio. Ogni incontro diventa un’opportunità per i partecipanti di apprendere come le loro scelte alimentari possano avere un impatto duraturo sulla propria salute.

Questo progetto mira a coinvolgere non solo gli aspiranti chef, ma anche coloro che desiderano migliorare la propria vita quotidiana attraverso una dieta sana. Come spesso viene detto, “siamo ciò che mangiamo”. La ‘Lifeness Zone’ e il ‘Chef4Longevity’ esortano le persone a riflessioni più profonde su ciò che consumano, invitandole a lasciare alle spalle le vecchie abitudini e ad adottare nuove pratiche che favoriscano il benessere.

L’iniziativa di Galdi sta guadagnando forte attenzione tra i cittadini romani e non solo. Non è dunque solo un progetto edonistico per gourmet, ma un vero e proprio manifesto per la salute pubblica, volto a fare la differenza nella vita delle persone. L’entusiasmo che circonda l’inizio di questa avventura evidenzia una crescente consapevolezza rispetto a come il cibo influisca sulla qualità della vita e sull’aspettativa di vita.

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