Il nuovo anno si apre in modo difficile per i trasporti pubblici di Roma. Venerdì prossimo si svolgerà il primo sciopero nel 2025, un’azione che profila nuove complicazioni per i cittadini e i pendolari. A proclamare l’agitazione è il sindacato Faisa Confail, allineandosi a una lunga lista di scioperi che hanno segnato il 2024 con ben 622 episodi. La protesta avverrà dalle 8,30 alle 12,30, interrompendo temporaneamente il servizio. Durante questa fascia oraria, gli utenti dovranno fronteggiare l’assenza di mezzi pubblici, creando non pochi disagi a chi si muove quotidianamente nella capitale.
Dettagli dello sciopero: cosa aspettarsi
Il primo sciopero del 2025 colpirà la rete di trasporti Atac, con impatti significativi anche sulle linee gestite da Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis. Gli utenti saranno privati dei servizi dalle 8,30 alle 12,30, mentre prima e dopo queste ore il servizio tornerà a essere regolare. Questo significa che i pendolari possono contare su un funzionamento normale dei mezzi prima delle 8,29 e dopo le 12,30, ma dovranno pianificare attentamente il loro viaggio nella fascia interessata.
Inoltre, lo sciopero avrà ripercussioni anche sul territorio laziale, coinvolgendo le linee Cotral-Astral e i bus extraurbani, oltre alle ferrovie Metromare e Roma-Nord. Gli utenti delle zone limitrofe alla capitale potrebbero quindi affrontare complicazioni simili a quelle degli abitanti della città .
Impatti nei servizi: scale, biglietterie e assicurazioni
Durante lo sciopero, molti servizi secondari all’interno delle stazioni metroferroviarie non saranno disponibili. In particolare, si segnala l’assenza di funzionalità per scale mobili, ascensori e montascale, rendendo l’accesso alle stazioni più difficile. Anche il servizio di biglietterie sarà interrotto, complicando l’acquisto dei titoli di viaggio. Solo i bike box delle stazioni Laurentina e Ionio resteranno accessibili, mentre quelli nelle stazioni chiuse non saranno in funzione. Da segnalare che i parcheggi di interscambio rimarranno operativi.
Negli scorsi scioperi, come quello del 26 aprile 2024, si è registrata una partecipazione significativa, con l’adesione all’azione di protesta che ha toccato percentuali del 22,2% per l’esercizio superficie e del 9,4% per quello su metropolitane e ferrovie regionali, un dato indicativo dell’attenzione e dell’importanza di tali iniziative per il personale del settore.
Metro C: inizi al prolungamento e introduzione di navette sostitutive
A rendere ancor più complessa la situazione per i pendolari ci si mette anche l’avvio della seconda fase dei lavori per il prolungamento della metro C. Questi lavori interesseranno il tratto che da San Giovanni porta al Colosseo, facilitando il collegamento con la metro B. Con il prolungamento, inteso a migliorare l’efficienza del servizio, si preannunciano disagi ulteriori. Fino al 27 giugno, l’ultima corsa della linea C sarà anticipata, terminando alle 20,30 da Pantano e alle 21 da San Giovanni.
Per compensare la mancanza di servizio notturno, saranno attivati dei bus sostitutivi: le linee MC Express e MC3 opereranno dalle 20,30 fino a tardi, dalle domeniche ai giovedì fino alle 23,30, mentre durante i venerdì e i sabati i mezzi saranno attivi fino all’1,30 di notte. Queste sostituzioni cercano di mitigare l’impatto dei lavori e dello sciopero, offrendo opzioni per coloro che necessitano di viaggiare anche durante le ore serali.
Un panorama complesso, dunque, per il sistema dei trasporti romani, che i cittadini dovranno affrontare nei prossimi giorni e settimane.
Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Sofia Greco