Roma, operazioni della Polizia di Stato: arresti per spaccio e maltrattamenti domestici

La Polizia di Stato di Roma intensifica i controlli nel quartiere Casilino, portando all’arresto di tre spacciatori e un uomo per maltrattamenti domestici, evidenziando l’impegno nella lotta alla criminalità.
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Roma, operazioni della Polizia di Stato: arresti per spaccio e maltrattamenti domestici - Gaeta.it

La Polizia di Stato di Roma ha intensificato le operazioni di controllo del territorio, portando a risultati significativi nell’ambito della repressione dei reati. Nel quartiere Casilino, sono stati effettuati arresti legati a spaccio di sostanze stupefacenti e a maltrattamenti domestici, con tre persone fermate per reati legati agli stupefacenti e un uomo di 66 anni arrestato per violenza all’interno delle mura familiari.

Arresti per spaccio di sostanze stupefacenti

Un’operazione di polizia ha visto coinvolti gli agenti del Commissariato Casilino e della Sezione Volanti, che hanno arrestato un 27enne e un 30enne accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti, mentre pattugliavano via di Rocca Cencia, hanno notato un individuo in atteggiamento sospetto a bordo di un motociclo. Approcciandosi per un controllo, l’uomo ha gettato un involucro a terra e ha tentato di darsi alla fuga. Fermato dagli agenti, è stato trovato in possesso di 1210 euro in contante, frammenti di hashish e un coltello intriso della stessa sostanza.

L’involucro abbandonato conteneva circa 92 grammi di hashish e, dopo una perquisizione domiciliare, le forze dell’ordine hanno sequestrato ulteriori 450 euro in contante, un bilancino di precisione e vari materiali per il confezionamento delle sostanze, oltre a 52 grammi di hashish e 9 grammi di cocaina. Attraverso l’analisi del telefono di uno dei fuggitivi, è emersa una rete di spaccio che coinvolgeva un altro 30enne, il quale è stato successivamente perquisito, portando al ritrovamento di 36 grammi di marijuana e 92 grammi di hashish. Dalle comunicazioni sui loro dispositivi mobili, i due risultavano attivi nella vendita di sostanze stupefacenti, utilizzando app dedicate per la messaggistica istantanea.

Controlli e un arresto per spaccio di crack

Continuando con le operazioni di controllo in zona Casilino, in via Aldo Capitini, gli agenti della Sezione Volanti hanno arrestato un 29enne romano, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Questo individuo, notato dagli agenti mentre si comportava in modo sospetto, ha cercato di eludere il controllo, mostrando segni di nervosismo e tremori evidenti. Identificato e sottoposto a perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di 33 involucri di crack, nascosti all’interno degli slip.

L’accaduto evidenzia l’attenzione incessante della Polizia di Stato nel contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, con un approccio attivo e reattivo nei confronti di situazioni sospette. Grazie a questi interventi, le forze dell’ordine mirano a garantire una maggiore sicurezza e una diminuzione della criminalità nel quartiere.

Arresto per maltrattamenti in famiglia

Un ulteriore arresto è stato effettuato nei confronti di un 66enne italiano, accusato di maltrattamenti in famiglia. La vittima ha contattato il Numero Unico d’Emergenza denunciando il comportamento minaccioso dell’ex compagno, che si era presentato presso il suo domicilio citofonando ripetutamente e rivolgendole minacce di morte. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’uomo ha cercato di giustificare la sua presenza dicendo di voler semplicemente passeggiare, mentre la donna, chiaramente scossa, ha raccontato di ripetuti episodi di violenza sia verbale che fisica.

Le indagini condotte sul posto hanno confermato le accuse della vittima e, in base agli elementi raccolti, gli agenti hanno arrestato il 66enne. Al termine delle procedure di rito, è stato posto in stato di fermo per maltrattamenti in famiglia, sottolineando l’impegno della Polizia nel tutelare le vittime di violenza domestica e nel perseguire i responsabili di tali crimini.

I soggetti coinvolti in queste operazioni devono comunque essere considerati presunti innocenti fino all’accertamento della loro colpevolezza in sede legale. Le indagini preliminari sono ora in corso per chiarire ulteriormente le responsabilità dei fermati.

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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