Una nuova iniziativa si fa strada nella capitale italiana, promuovendo un modello di acquisto alternativo e sostenibile. A Roma, la start-up francese King Colis ha lanciato la “blind sale”, un evento che permette ai consumatori di acquistare pacchi invenduti di Amazon senza conoscere i contenuti all’interno. Questa pratica non solo offre una seconda chance alla merce, ma si propone anche come soluzione per ridurre gli sprechi, sempre più urgenti nel contesto ambientale attuale.
La vendita alla cieca: come funziona
La “blind sale” consente ai partecipanti di acquistare pacchi raffiguranti oggetti di vario tipo provenienti da Amazon, i cui contenuti rimangono sconosciuti fino all’acquisto. I pacchi sono messi all’incanto presso un pop-up store situato nel centro commerciale Roma Est, sulla via Collatina. I prezzi variano: chi desidera cimentarsi in questa esperienza può pagare 1,99 euro per pacchi generici e 2,79 euro per quelli con marchio Amazon. La dinamica di acquisto richiama un gioco, dove la sorpresa è una costante.
Reflettendo su quali oggetti ci si possa imbattere, le possibilità sono ampie; si va da articoli per la cura personale, come pinzette per peli superflui, a gioielli e addirittura carte Pokémon. La proposta di King Colis risponde a un’idea di shopping ludico e innovativo, dove l’acquirente diventa parte attiva dell’esperienza, cercando di indovinare il contenuto del pacco soltanto dalla forma.
L’affluenza dello shopping “sostenibile” a Roma Est
L’evento ha attirato un gran numero di visitatori, desiderosi di provare questa nuova esperienza di acquisto. La folla si è radunata davanti al pop-up store con grande entusiasmo, creando lunghe code in attesa di provare la fortuna. Le prime informazioni rivelano che i clienti, in media, spendono circa 100 euro ognuno per tentare di trovare il pacco fortunato.
Questo interesse crescente non solo dimostra la validità dell’idea di King Colis, ma sottolinea anche un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, che si stanno orientando verso scelte più consapevoli. La vendita di pacchi invenduti, che altrimenti sarebbero stati destinati al macero, rappresenta un altro passo nel tentativo di affrontare il problema dei rifiuti e dello smaltimento di beni non venduti.
Impatto ambientale e gestione dei rifiuti
Questa iniziativa non deve essere vista solo come un’attrazione commerciale, ma anche come un importante passo verso una maggiore sostenibilità ambientale. La grande quantità di imballaggi e prodotti invenduti rimane un problema significativo per le aziende e per il pianeta. Grazie alla “blind sale”, si evita di buttare via merce che, seppur invenduta, potrebbe ancora avere valore per altri. Questo approccio si allinea con pratiche di economia circolare, dove si cerca di ridurre il consumo delle risorse e di prolungare la vita utile dei prodotti.
L’iniziativa di King Colis esemplifica un modo diverso di concepire il consumo, in cui ogni prodotto ha ancora una possibilità di utilizzo. Questo modello potrebbe essere replicabile anche in altre città o paesi, contribuendo a una maggiore consapevolezza riguardo agli sprechi e alla loro riduzione. Concludendo la sua attività a Roma, King Colis potrebbe aprire la strada ad altre forme di vendita di pacchi invenduti, trasformando questa strategia in un fenomeno globale.
Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano