A Roma, il 4 marzo 2025, si è tenuto un presidio di protesta organizzato dall’associazione Donne di Borgata. La manifestazione ha avuto luogo davanti all’Assessorato per le Politiche Sociali del Comune, con l’obiettivo di richiedere un sostegno concreto e reiterato per le donne vittime di violenza di genere. I partecipanti hanno sollevato questioni cruciali riguardo all’efficacia delle misure adottate finora dal governo locale e centrale. L’evento ha messo in evidenza l’urgenza di interventi tangibili nella lotta contro questo drammatico fenomeno sociale.
Il messaggio della protesta
Durante il presidio, il messaggio centrale è stato chiaro e forte: “Tutti si riempiono la bocca di sostegno alle donne, ma quando rimangono sole nessuno le aiuta”. Queste parole di Giovanna, rappresentante di Donne di Borgata, racchiudono una frustrazione crescente che risuona tra le attiviste e le donne che vivono situazioni di vulnerabilità. Le manifestanti hanno sottolineato che, nonostante le dichiarazioni di intenti, gli investimenti reali nei servizi per le donne e nei centri antiviolenza sono insufficienti. La protesta ha avuto una valenza simbolica e reale, richiamando l’attenzione sulle carenze nei servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti alle donne vittime di violenza.
Critiche alle politiche locali e nazionali
Giovanna ha anche criticato la Giunta romana, accusandola di concentrarsi su investimenti minimi mentre le donne continuano a subire una serie di tagli ai servizi vitali. “Riteniamo inaudito che, nella gestione della città, si stia seguendo il ‘Modello Giubileo’, che prioritizza il profitto a scapito dei diritti fondamentali e dei servizi essenziali”, ha affermato. L’associazione ha messo in risalto che mentre il governo aumenta le spese per la sicurezza e per le spese militari, le risorse destinate alla protezione e al supporto delle donne sono palesemente insufficienti.
La situazione attuale delle donne a Roma
Roma è un grande centro urbano che ha visto un aumento degli episodi di violenza di genere, rendendo cruciale il potenziamento delle risorse e dei servizi dedicati. Le donne che si trovano in situazioni di violenza non sempre riescono a trovare il supporto necessario per uscire da uno stato di emergenza. I centri antiviolenza, infatti, sono sotto pressione e non possono sempre garantire il supporto necessario a tutte le richiedenti. Questa mancanza di risorse si traduce in un vero e proprio svuotamento degli spazi di protezione e di ascolto, lasciando molte donne abbandonate a se stesse.
La richiesta di un cambiamento reale
Le attiviste, con la loro presenza e le dichiarazioni forti e chiare, chiedono un cambiamento reale. Le donne raccolgono una voce unitaria, sottolineando che è fondamentale non solo continuare a parlare di sostegno, ma implementare misure concrete a favore della loro tutela. Queste richieste rispecchiano il desiderio di maggiore attenzione, risorse e servizi che possano effettivamente migliorare la vita delle donne a Roma e garantire un supporto morale e concreto per chi vive situazioni di violenza. La battaglia continua, con la speranza che le istituzioni prendano sul serio le richieste e le necessità di chi vive in prima persona il dramma della violenza di genere.