Un recente incontro a Roma ha visto centinaia di persone unirsi per ricordare l’agguato di Acca Larentia, avvenuto 47 anni fa. A questo evento, che ha suscitato grande interesse pubblico, hanno partecipato diversi gruppi di estrema destra, capitanati da CasaPound. Ricercando una risonanza storica, i partecipanti hanno dato vita a rituali commemorativi in un’atmosfera carica di significato nazionale. Allo stesso tempo, contestualmente, si è svolto un contro-presidio organizzato da gruppi antifascisti, evidenziando divisioni politiche e ideologiche persistenti nella società italiana.
Il saluto romano per i caduti
L’evento principale ha avuto luogo vicino alla storica sede del Movimento Sociale Italiano, luogo simbolo per molti militanti di destra. I partecipanti hanno eseguito il saluto romano in segno di rispetto verso i caduti: Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, entrambi giovani del Fronte della Gioventù, uccisi il 7 gennaio 1978. Questo rito, che ha assunto un’importanza quasi rituale per chi aderisce a tali ideali, ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria degli eventi passati e dei loro protagonisti.
Durante il raduno, sono stati presenti militanti di diverse associazioni di estrema destra, i quali hanno espresso il loro legame con la storia di quegli anni, considerandola un punto di riferimento non solo di un passato politico ma anche di una continua lotta per rivendicazioni identitarie. A rendere il tutto ancora più carico di significato, l’anniversario è spesso associato alla rivisitazione di eventi storici che hanno segnato la storia recente del paese, creando un contesto di riflessione profonda e contrastata.
Il contro-presidio antifascista
A pochi passi dal raduno principale, gruppi autonomi e studenti hanno organizzato un contro-presidio antifascista. Questa manifestazione ha rappresentato una reazione nettamente critica alle celebrazioni delle forze di destra, considerando gli eventi del passato anche in un’ottica di resistenza contro ideologie che, secondo i manifestanti, portano a divisioni sociali e violenza.
Il presidio ha visto la partecipazione di vari movimenti giovanili e di cittadini preoccupati per la crescita dell’estremismo. Tra i temi trattati, la necessità di promuovere valori di inclusione e rispetto reciproco contro l’hate speech e le ideologie xenofobe. Questi eventi diversi sono rappresentativi di una Roma che, pur nel suo complesso, si trova divisa in diverse correnti politiche e sociali, ciascuna con la propria interpretazione della storia.
Le manifestazioni, sia quelle organizzate da CasaPound che quelle antifasciste, non hanno solo ripercussioni locali ma sollevano questioni più ampie riguardanti il rapporto dell’Italia con il proprio passato, la memoria storica e le conseguenze che certi eventi esercitano sul presente.
La rilevanza storica di Acca Larentia
La memoria di Acca Larentia è stata e continua ad essere un tema caldo in ambito politico. L’agguato del 1978 a Roma è considerato uno degli episodi più significativi del conflitto politico tra le diverse fazioni dell’estrema destra e sinistra. La narrazione di quello che accadde e delle conseguenze che ne seguirono ha influenzato l’identità politica di diverse generazioni.
La storia di Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta è spesso usata come simbolo nella lotta per i diritti e l’identità del cosiddetto “popolo di destra”, mentre dall’altro lato, le loro morti sono interpretate come un campanello d’allarme per i pericoli del radicalismo. Questa dualità genera un acceso dibattito pubblico che continua a riflettersi nelle cerimonie e nelle proteste che avvengono annualmente in relazione a tali eventi.
Gli anniversari come quello di Acca Larentia non solo rievocano il passato, ma stimolano anche una riflessione profonda sulle direzioni ideologiche e politiche del presente. Le reazioni suscitate da tali commemorazioni ci ricordano quanto sia cruciale affrontare le tensioni storiche e sociali che permangono, per cercare un futuro di maggiore coesione e comprensione tra le diverse anime dell’italianità.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Sofia Greco