Il 28 novembre, l’Aula Giulio Cesare ha approvato un ordine del giorno fondamentale per la regolamentazione delle abitazioni ad uso ricettivo nella Capitale. Presentato da Yuri Trombetti, Presidente della Commissione Patrimonio e Politiche Abitative, il documento richiede al Sindaco e alla Giunta di elaborare un provvedimento entro quattro mesi. Questa decisione è emersa durante la discussione riguardante le Norme Tecniche di Attuazione al Prg. L’obiettivo principale è chiarire le modalità operative per gli affitti brevi, un tema che sta suscitando crescente attenzione nel contesto attuale.
Le basi normative per la regolamentazione
Il Comune di Roma ha la facoltà di redigere un proprio regolamento in base a tre leggi fondamentali: il testo unico sull’edilizia del 2001, la legge regionale del 2022 e le Norme Tecniche di Attuazione aggiornate, attualmente in fase di revisione. Questi strumenti consentono una struttura normativa solida per affrontare un fenomeno in espansione che ha iniziato a influenzare pesantemente il mercato immobiliare della Capitale. La necessità di un intervento normativo si è fatta sempre più urgente, specialmente da quando si è notato un progressivo svuotamento di diversi immobili nel centro storico, dove la trasformazione degli appartamenti in strutture ricettive ha alterato il tessuto socio-economico dei rioni.
Questo fenomeno, definito come toeristificazione, ha creato problematiche reali per i residenti che si sono trovati a fronteggiare un incremento delle affitti e della permanenza turistica, contribuendo a un’inevitabile desertificazione di intere zone. La regolamentazione proposta intende fissare criteri più rigorosi per chi decide di avviare attività imprenditoriali nel settore del bed & breakfast, rispondendo così a un’esigenza sempre più sentita dai cittadini.
Impatti e riscontri della turistificazione
La scelta di regolamentare gli affitti brevi non è frutto di una strategia occasionale, ma nasce da osservazioni evidenti su come la pressione turistica stia cambiando la città. Tra il 2000 e il 2014, Roma ha registrato un incremento dell’afflusso turistico pari al 77,5%. Le statistiche rivelano un aumento delle notti d’alloggio pari al 46%, con un +40% di annunci per alloggi destinati ai turisti solo nel periodo 2023-2024. Questi numeri testimoniano un mercato immobiliare sotto pressione, in cui i costi degli affitti sono aumentati fino al 10%, amplificando il divario tra domanda turistica e disponibilità immobiliare.
Il Consigliere Trombetti ha sottolineato quanto sia rilevante questo intervento, segnalando che la situazione attuale ha portato molte famiglie a lasciare i loro appartamenti per cercare altre sistemazioni. Questi spostamenti incidono drasticamente sulla controparte sociale della vita quotidiana, impattando sulla comunità dei rioni storici e sul diritto dei residenti di vivere in una città che non deve essere esclusivamente una meta turistica.
Le dichiarazioni dei protagonisti e le prospettive future
A seguito dell’approvazione dell’ordine del giorno, Yuri Trombetti ha espresso ottimismo per le prospettive future della Capitale. Ha evidenziato come quest’atto rappresenti una risposta concreta a un fenomeno che ha reso difficile per i romani vivere in certi quartieri, devastati dalla spinta turistica. Trombetti ha anche richiesto un intervento legislativo governativo per contrastare gli affitti brevi e fornire ai sindaci strumenti adeguati per gestire la ricettività extra-alberghiera, affermando che l’ordine del giorno è solo un passo verso un controllo più efficace.
L’intenzione è di evitare un divieto assoluto, bensì di stabilire una regolamentazione che stabilisca limiti e requisiti chiari, garantendo così una coesistenza tra turisti e residenti. La Capitale sembra avviarsi verso un nuovo modello di gestione del proprio patrimonio abitativo, dove la qualità della vita dei cittadini e la sostenibilità del settore turistico possono appartenere a una stessa visione. Una sfida complessa che richiederà attenzione e monitoraggio costante per tutelare le esigenze di una città ricca di storia e cultura.
Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Marco Mintillo