Con l’avvio della cosiddetta “porta Santa” in programma domani sera alla Basilica di San Pietro, Roma si prepara ad accogliere il Giubileo con un piano di sicurezza rigoroso e ben articolato. Questa iniziativa rappresenta non solo un’occasione di grande importanza religiosa, ma anche un evento che richiede l’implementazione di strategie per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Le autorità locali si sono mobilitate per attuare un dispositivo complesso e multistrato, che mira a garantire il massimo della protezione a pellegrini e turisti.
Area di sicurezza: struttura e misure implementate
Dalle 13 di oggi, si sono attivate le nuove misure di sicurezza, suddivise in tre aree distinte. L’area di rispetto è la più esterna e non presenta limitazioni, permettendo l’accesso al pubblico senza controlli particolari. La seconda area è quella riservata, a cui si accede solo tramite pre-filtri stabiliti su via della Conciliazione, via di Porta Angelica e piazza Sant’Uffizio, dove il controllo del flusso di persone sarà serrato.
Infine, c’è l’area di massima sicurezza, anche conosciuta come la zona rossa, che comprende il perimetro interno di piazza San Pietro. Per accedervi, sarà obbligatorio passare attraverso controlli di sicurezza avanzati, tra cui l’uso di rapiscan, il sistema di scansione dedicato a persone e bagagli. Questo controllo non riguarda soltanto un numero limitato di persone ma è esteso a chiunque desideri entrare nella zona centrale dell’evento.
A gestire la sicurezza all’interno di piazza San Pietro, l’Ispettorato di Polizia Vaticano si coordinerà con le autorità della Santa Sede, assicurando così un servizio attento e professionale. Saranno presenti forze di polizia, militari e personale specializzato nel monitoraggio di situazioni di emergenza.
Controlli e prefiltraggio: un occhio vigile sul pubblico
Il pre-filtraggio dei pellegrini avrà inizio a partire dalle 13 di domani, anticipando così l’apertura ufficiale dell’evento. Saranno messi in atto sistemi di controllo multi-passaggio, pensati per garantire una fluente gestione dei flussi di visitatori. Poliziotti e miliziani esperti saranno sempre presenti sul posto, vigilando su ogni movimento e intervenendo rapidamente in caso di segnali di allerta o situazioni di rischio.
Per rafforzare ulteriormente la sicurezza, oltre ai controlli standard, si utilizzeranno squadre specializzate, inclusi tiratori scelti, unità antiterrorismo, cinofili, artificieri e reparti di polizia e carabinieri con competenze specifiche in materia di sicurezza pubblica. Anche i droni saranno sorvegliati da postazioni anti-drone, strategicamente posizionate per monitorare l’area dall’alto.
Vista l’attualità di attacchi recenti, come quello di venerdì a Magdeburgo, ogni possibile minaccia sarà considerata con la massima serietà , assicurando una presenza costante e professionale per sventare qualsivoglia evento potenzialmente pericoloso. Le forze dell’ordine sono state avvertite di mantenere alta la soglia d’attenzione, affinché ogni dettaglio possa essere monitorato e gestito.
Vigilanza fluviale e cyber sicurezza per un Giubileo protetto
Oltre alla sorveglianza delle aree attorno alla Basilica, la Polizia fluviale avrà compiti specifici per monitorare il Tevere, un’importante separazione naturale che ha visto assottigliarsi moltissime volte a causa delle festività affollate. La protezione delle diverse infrastrutture informatiche del Paese sarà garantita da un attento controllo da parte del Centro per la sicurezza cibernetica, operante in sinergia con il Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture strategiche.
Questo piano dettagliato, definito dagli esperti come ‘multilevel’, è contenuto in un’ordinanza di servizio di 150 pagine firmata dal questore di Roma, Roberto Massucci. La pianificazione segue le indicazioni del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e delle direttive del capo della Polizia, Vittorio Pisani, frutto di numerosi incontri e scambi di informazioni avvenuti negli ultimi due mesi, in particolare nel Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini. Questo approccio collettivo dimostra l’attenzione delle autorità nell’assicurare un evento sicuro per tutti i partecipanti al Giubileo.
Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Sofia Greco