Un episodio di cronaca nera ha colpito il quartiere Fidene di Roma, dove un uomo di 66 anni, Luciano Terzini, è stato arrestato dopo aver tentato una rapina in un ufficio postale. Il malvivente, abilissimo nell'arte del travestimento, ha cercato di svaligiare la sede di via Sinalunga imbracciando un'arma. La sua azione, però, è stata interrotta dall'arrivo tempestivo delle forze dell'ordine, mettendo fine a un piano criminale chiaramente pianificato in ogni dettaglio.
L'episodio della rapina
I dettagli del tentativo di furto
Sabato 3 agosto, intorno alle ore 10 del mattino, Luciano Terzini si è presentato presso l’ufficio postale di via Sinalunga, completamente travestito. Indossava una barba e un naso finti, accompagnati da cerotti sulle mani, per non lasciare tracce delle impronte digitali. Armato di pistola e visibilmente minaccioso, ha intimato ai cassieri di consegnargli il denaro, minacciando di usarla se non avessero obbedito. La scena, da film, ha avuto un'immediata risposta da parte delle forze dell'ordine, che sono giunte sul luogo nei momenti cruciali dell’azione.
Fuga e arresto
Alla vista degli agenti, Terzini ha tentato di scappare utilizzando una delle uscite posteriori dell'ufficio, rifugiandosi sotto una vettura parcheggiata. Tuttavia, la sua breve fuga si è conclusa quando gli agenti lo hanno rintracciato. Nonostante un ultimo tentativo di utilizzare la pistola, il 66enne ha scelto di arrendersi spontaneamente. Il successivo sequestro della pistola, che mostrava segni di manomissione, ha posto fine a una lunga giornata di tensione.
Le prove incriminanti
Perquisizione e scoperte sorprendenti
La perquisizione effettuata dopo l'arresto ha svelato ulteriori dettagli inquietanti riguardo al modus operandi di Terzini. Gli agenti hanno trovato, oltre a 3.650 euro in contante nella sua tasca, anche un arsenale impressionante: 39 cartucce nascoste nel vano della ruota di scorta della sua auto di lusso, un veicolo noleggiato di recente del valore di circa 130.000 euro. Tali elementi suggeriscono una pianificazione meticolosa delle rapine.
Un camerino per il travestimento
La scoperta più sorprendente è avvenuta nella dimora di Terzini, dove gli agenti hanno trovato un vero e proprio camerino. Qui, il 66enne si preparava per i suoi colpi, utilizzando trucchi e travestimenti per mascherare la propria identità. La sua capacità di trasformarsi non è stata sufficiente a garantirgli il successo, ma ha senza dubbio attirato l'attenzione delle forze dell'ordine e della stampa. Accertamenti successivi hanno rivelato che Terzini era già noto alle autorità per almeno quattro rapine precedenti, tra cui diverse in sportelli bancari e uffici postali.
Un criminale abituale
Il passato criminale di Luciano Terzini
Luciano Terzini non è un volto nuovo nel panorama della criminalità romana. Già arrestato in passato per rapina aggravata, il suo curriculum criminale si arricchisce ora con questo tentativo di furto fallito. Gli inquirenti si stanno attivando per esaminare ulteriormente i suoi precedenti, considerando la possibilità che stesse pianificando ulteriori colpi. La sua abilità nel travestimento e l’armamento hanno sollevato interrogativi sulla rete di sostegno che potrebbe aver avuto nel mettere in atto i suoi piani, nonché sugli eventuali complici.
Il contesto delle rapine a Roma
Questo evento si inserisce in un contesto più ampio di rapine che hanno interessato Roma negli ultimi anni. La capitale, frequentemente bersaglio di criminalità, ha visto crescere il numero di furti in uffici postali e banche, rendendo essenziale la presenza vigilante delle forze dell'ordine. La prontezza degli agenti nel rispondere all'emergenza di sabato mette in luce l'impegno delle autorità nel combattere il crimine, garantendo la sicurezza dei cittadini e dei luoghi pubblici.
