Roseto degli Abruzzi: studenti in marcia contro la violenza sulle donne per la Giornata internazionale

A Roseto degli Abruzzi, studenti e istituzioni si uniscono nella marcia “D’Amore non si muore” per sensibilizzare sulla violenza di genere in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
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Roseto degli Abruzzi: studenti in marcia contro la violenza sulle donne per la Giornata internazionale - Gaeta.it

Nella mattinata di oggi, Roseto degli Abruzzi ha visto un’imponente partecipazione di studenti e istituzioni unite nel richiamare l’attenzione su una problematica sociale di grande rilevanza. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la manifestazione “D’Amore non si muore – Non Una di Meno: Passi Consapevoli” ha trasmesso un messaggio forte e chiaro: uniti contro ogni forma di prevaricazione.

La marcia simbolica: un passo verso la consapevolezza

La manifestazione è stata coordinata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità, il Movimento Italia Gentile e Roseto Art.Lab. Sin dalle prime ore del mattino, centinaia di studenti provenienti dall’Istituto Comprensivo Roseto 1, dal Polo Liceale “Saffo” e dall’Istituto “Moretti” hanno preso parte all’iniziativa, sottolineando così l’importanza di affrontare il tema della violenza di genere. La marcia ha avuto inizio alle 10.00 con un ritrovo presso Piazza della Libertà, in prossimità della panchina rossa, simbolo di lotta contro il femminicidio, inaugurata lo scorso 8 marzo.

La presidente del Consiglio Comunale, Gabriella Recchiuti, ha aperto l’evento con un discorso che ha posto accento sull’importanza della partecipazione attiva dei giovani, invitando tutti a unirsi contro la violenza. A seguire, gli interventi della presidente della Commissione Pari Opportunità di Roseto, Silvia Mattioli, e di alcuni rappresentanti degli studenti, hanno contribuito a creare un’atmosfera di mobilitazione e solidarietà.

Il corteo colorato, caratterizzato dal rosso predominante di volti e cartelli, ha attraversato le vie della città in direzione piazza della Repubblica, dedicando un momento di rispetto e memoria lungo la strada intitolata a Ester Pasqualoni, una dottoressa vittima di femminicidio.

I messaggi delle autorità: uniti per una causa comune

Giunta a Palazzo di Città, la marcia ha visto una nuova manifestazione di entusiasmo quando gli studenti dell’Istituto Comprensivo 1 di Roseto hanno animato un flash mob. Questo momento di espressione ha preceduto gli interventi delle autorità presenti, tra cui il sindaco Mario Nugnes, il capo di gabinetto del Prefetto della Provincia di Teramo, Dottoressa Luana Strippoli, e rappresentanti della polizia locale e dei Carabinieri. La presenza di diversi amministratori comunali e dirigenti scolastici ha testimoniato un ampio sostegno istituzionale verso la lotta contro la violenza di genere.

Nel suo intervento, il sindaco Nugnes ha sottolineato l’importanza della rete fra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni, evidenziando il lavoro quotidiano per contrastare ogni forma di violenza. Ha incoraggiato a superare il silenzio e la vergogna che impediscono alle vittime di denunciare gli abusi, evidenziando come la prevenzione sia fondamentale in questo percorso.

Il ruolo della sensibilizzazione: coinvolgere le nuove generazioni

La guerra contro la violenza di genere passa anche attraverso l’educazione e la sensibilizzazione, punti di riferimento sottolineati dalla presidente del Consiglio Comunale, Gabriella Recchiuti. Ha evidenziato l’importanza di coinvolgere studenti e studentesse nel discutere e riflettere su tematiche cruciali, soprattutto in un’epoca in cui la violenza è spesso al centro delle cronache. “Troppi di questi soprusi avrebbero potuto essere evitati,” ha affermato, ribadendo l’assoluta necessità di un approccio educativo che stimoli la denuncia e l’autoaffermazione.

Silvia Mattioli ha espresso soddisfazione per l’ampia partecipazione a questo evento, considerandolo una dimostrazione di collaborazione tra giovani, istituzioni e cittadini. “I giovani rappresentano il nostro futuro. È nostro compito come adulti far sì che il rispetto e l’uguaglianza siano valori fondamentali,” ha concluso, rimarcando la responsabilità collettiva di educare le nuove generazioni.

L’incontro di Roseto degli Abruzzi non solo ha offerto uno spazio di riflessione e condivisione, ma ha creato un forte senso di comunità, impegnata ad affrontare e prevenire la violenza di genere, invitando tutti a fare la propria parte nella lotta per un futuro più giusto e sereno.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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