Sabotaggio sospetto: la petroliera "Eagle S" sotto inchiesta per l'interruzione del cavo sottomarino in Finlandia

Sabotaggio sospetto: la petroliera “Eagle S” sotto inchiesta per l’interruzione del cavo sottomarino in Finlandia

In Finlandia, un possibile sabotaggio ha interrotto il cavo sottomarino “Estlink-2”, coinvolgendo la petroliera russa “Eagle S”. Le autorità avviano indagini per garantire la sicurezza energetica nella regione.
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Sabotaggio sospetto: la petroliera "Eagle S" sotto inchiesta per l'interruzione del cavo sottomarino in Finlandia - Gaeta.it

In Finlandia si accendono i riflettori su un possibile atto di sabotaggio che ha interrotto il servizio del cavo sottomarino “Estlink-2”, collegando la nazione all’Estonia. L’oggetto dell’indagine è la petroliera “Eagle S”, proveniente dalla Russia e accusata di essere coinvolta in questa interruzione. Le autorità finlandesi hanno avviato una profonda inchiesta sulla questione, dato il contesto delicato che circonda le attuali relazioni tra l’Unione Europea e la Russia.

La petroliera “Eagle S” e le sue implicazioni

La petroliera “Eagle S”, battezzata sotto bandiera delle Isole Cook, era in viaggio con un carico di benzina senza piombo, partito da un porto russo. Questa nave sembra fare parte della cosiddetta ‘Flotta fantasma’, un gruppo di imbarcazioni che operano eludendo le sanzioni imposte dalle nazioni occidentali verso la Russia. Sami Rakshit, direttore generale delle dogane finlandesi, ha sottolineato la necessità di monitorare attentamente queste navi per garantire la sicurezza nazionale e l’efficienza delle infrastrutture energetiche.

L’interruzione del servizio del cavo “Estlink-2”, avvenuta a partire dal mezzogiorno di ieri, solleva interrogativi sulla sicurezza delle vie di trasporto energetico nel Mar Baltico. Questa rottura è solo l’ultimo nella serie di eventi che hanno colpito le infrastrutture energetiche della regione, segnando un clima di crescente tensione geopolitica, specialmente nel contesto della guerra in Ucraina e delle sanzioni europee.

Reactivity finlandese e la risposta del governo

Il Presidente della Finlandia, Alexander Stubb, ha esortato a prendere misure per mitigare i “rischi provocati” dalle suddette navi. Il Premier finlandese, Petteri Orpo, ha dichiarato che il governo sta monitorando con attenzione la situazione, con l’obiettivo di salvaguardare l’integrità delle infrastrutture nazionali. A Tallinn, la capitale estone, si è tenuta una riunione straordinaria del governo per discutere le implicazioni della rottura del cavo e i potenziali rischi per la sicurezza energetica della nazione.

Questa non è la prima volta che le infrastrutture critiche nel Mar Baltico vengono minacciate. Lo scorso novembre si erano registrati danni a due cavi sottomarini, uno tra Finlandia e Germania e l’altro tra Lituania e Svezia. Inoltre, eventi precedenti come le esplosioni dei gasdotti NordStream nel settembre 2022 hanno acceso i riflettori sull’urgenza di proteggere tali risorse.

Le reazioni internazionali e il supporto della NATO

Il premier estone, Kristen Michal, ha garantito che l’Estonia è in stretto contatto con le autorità di altre nazioni del Baltico, per scambiare informazioni e strategie per far fronte a questa crisi. Nel frattempo, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha espresso la solidarietà dell’alleanza con i paesi colpiti. Rutte ha affermato la condanna della NATO per ogni attacco alle infrastrutture critiche, sottolineando la prontezza a fornire supporto alle indagini in corso.

La NATO si è dichiarata allerta per possibili minacce future e sta seguendo attentamente gli sviluppi della situazione, dimostrando che la questione non riguarda solo la Finlandia e l’Estonia, ma l’intera sicurezza collettiva dell’Europa.

L’Unione Europea rafforza le misure anti-sabotaggio

A livello europeo, la Commissione e l’Alta rappresentante hanno emesso una dichiarazione congiunta, preannunciando l’intenzione di adottare misure più rigorose per affrontare il problema delle ‘Flotte fantasma’. Queste navi, che trasportano petrolio russo illegalmente, sono state definite una minaccia crescente per la sicurezza energetica di tutta la regione.

L’Unione Europea sta predisponendo una serie di nuove misure per tutelare le infrastrutture critiche, quali sistemi di scambio informazioni potenziati, l’implementazione di tecnologie avanzate per l’individuazione dei responsabili di attacchi e miglioramenti nella capacità di riparazione sottomarina. Nonostante questi eventi allarmanti, si è rassicurato che non ci sono attualmente rischi immediati per i rifornimenti di energia elettrica nella regione. La situazione resta sotto monitoraggio continuo.

Ultimo aggiornamento il 26 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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