Il primo giorno dei saldi a Roma conferma un quadro di incertezze e tendenze contrastanti. Da una parte, i commercianti del centro storico lamentano la scarsa affluenza di clienti, dall’altra, gli outlet nelle zone periferiche vedono un boom di visitatori. Le associazioni di categoria avvertono che è prematuro trarre conclusioni definitive e suggeriscono di attendere qualche giorno per una valutazione più accurata dell’andamento delle vendite.
Il freddo e l’affluenza nei negozi del centro
I commercianti nel cuore di Roma hanno riscontrato una prima giornata di saldi mediocre. Massimo Bertoni, presidente di Federmoda Roma, ha osservato che “sembra ci sia poca gente in giro, non è una giornata ‘da saldi’.” Il suo punto di vista riflette una realtà che molti negozianti stanno vivendo: la mancanza di acquirenti in un periodo che tradizionalmente dovrebbe vedere un incremento nelle vendite. Bertoni, titolare del rinomato negozio ‘Socrate’ in via Nazionale, attribuisce questa situazione a diversi fattori, tra cui una diffusione dell’influenza che sta circolando in città.
L’analisi di Bertoni evidenzia un altro problema: molti negozi hanno già applicato sconti prima dell’inizio ufficiale dei saldi, una pratica controversa che va contro le norme stabilite. La mancanza di controlli da parte delle autorità locali, in questo caso, contribuisce a una maggiore sfiducia tra i commercianti. Questo clima non favorevole trova anche riscontro nel cambiamento delle abitudini di acquisto. Una significativa fetta di consumatori, infatti, preferisce acquistare online, un fenomeno in costante crescita che incide negativamente sull’affluenza nei negozi fisici.
Critiche alle politiche del Comune
Bertoni ha espresso preoccupazione per le recenti modifiche alle modalità di accesso al centro, in particolare l’inasprimento della zona a traffico limitato durante i week-end. La restrizione, vigente dalle 18 alle 20, è vista come un ulteriore ostacolo per i clienti che vogliono recarsi nei negozi. Secondo il presidente di Federmoda, questa misura non è necessaria, dato che il numero di visitatori non è paragonabile a quello di anni precedenti.
La linea adottata dal Comune ha suscitato discussioni tra i commercianti, specialmente in un contesto economico difficile per molti negozi di vicinato. Bertoni sostiene che l’amministrazione non compia scelte efficaci per supportare il commercio e che la questione dei mezzi pubblici sia altrettanto critica, poiché le opzioni a disposizione non soddisfano le esigenze della popolazione.
Boom negli outlet e flussi intensi di traffico
Contrariamente alla situazione in centro, gli outlet nei dintorni di Roma si sono riempiti di acquirenti desiderosi di approfittare delle offerte. Già dalle prime ore di apertura, i parcheggi sono stati presi d’assalto e le code per entrare nei negozi, in particolare quelli specializzati in abbigliamento per il freddo, erano evidenti. Le strade che conducono ai centri commerciali, come quelli di Valmontone e Castel Romano, hanno mostrato un traffico intenso, segnalato anche dalle app dedicate.
Gli outlet presentano un valore aggiunto per i consumatori, i quali possono beneficiare di un doppio sconto, quello dell’outlet stesso e quello sui saldi, permettendo di risparmiare somme considerevoli. Questa opzione attrae numerosi acquirenti, i quali prediligono investire in articoli di marca e di qualità a prezzi ridotti, un aspetto che giustifica le lunghe attese davanti ai negozi.
La situazione esistente tra il centro storico e gli outlet della capitale riflette un cambiamento nei comportamenti di consumo e una serie di sfide per i commercianti romani, che vedono la loro clientela spostarsi verso aree con maggiori incentivi economici. Con l’arrivo dei prossimi giorni, le aspettative su una possibile ripresa delle vendite rimangono elevate, ma restano gli interrogativi su come le politiche locali influenzeranno l’andamento futuro del commercio nella città eterna.
Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2025 da Sara Gatti