Salerno ha ricordato l’80esimo anniversario della liberazione con una serie di eventi pubblici distribuiti lungo il centro cittadino. La commemorazione ha coinvolto autorità locali, associazioni partigiane, studenti e cittadini in un ricordo delle fasi cruciali del secondo dopoguerra e del prezzo pagato per riconquistare la libertà. La cerimonia ha sottolineato l’importanza di mantenere vivi i valori della pace e della giustizia, anche nel contesto attuale.
Il programma delle celebrazioni: dal monumento ai caduti al palazzo della provincia
Le celebrazioni del 25 aprile 2025 sono partite da piazza Vittorio Veneto, dove si sono svolti gli onori ai caduti della resistenza. Le autorità hanno deposto corone d’alloro al monumento ai caduti e alla lapide dedicata al partigiano Ugo Stanzione, figura storica locale. La manifestazione è poi proseguita davanti al palazzo della provincia con un altro momento commemorativo in cui sono state poste corone d’alloro ai piedi della lapide che ricorda le medaglie d’oro della Resistenza conferite a cittadini salernitani. Questi atti simbolici hanno restituito un ruolo centrale alla memoria storica del territorio, rafforzando il legame tra la città e gli ideali antifascisti.
Il discorso del prefetto francesco esposito e il richiamo ai valori di libertà e pace
Durante la cerimonia, il prefetto di Salerno francesco esposito ha espresso il senso profondo della ricorrenza. Ha invitato i presenti a rivivere le emozioni dei padri e dei nonni che riconquistarono la libertà pagandola a caro prezzo. Ha sottolineato che libertà, giustizia e solidarietà non devono mai essere dati per scontati, ma costantemente riaffermati con impegno concreto. Ha richiamato poi le recenti parole del sommo pontefice, scomparso pochi giorni prima, che aveva sottolineato come la guerra vada estirpata dai cuori prima che arrivi ai confini. L’intervento ha richiamato alla responsabilità quotidiana di custodire la pace e alla necessità di mantenere viva la memoria delle sofferenze passate per evitare nuovi conflitti.
Il messaggio della vicesindaca paky memoli rivolto alle nuove generazioni
La vicesindaca del comune di Salerno, paky memoli, ha preso la parola per rivolgersi in particolare ai giovani presenti alla cerimonia. Ha ricordato che l’80esimo anniversario celebra una libertà conquistata con sacrifici, una libertà che oggi è un patrimonio da amare e custodire. Memoli ha evidenziato la necessità che le nuove generazioni comprendano il valore di questa eredità e portino avanti l’impegno per diffondere la pace. Ha insistito sul fatto che senza pace la libertà non può esistere e ha sollecitato i giovani a farsi portatori di questo messaggio, sottolineando come una democrazia viva si costruisca con partecipazione e responsabilità.
Il corteo antifascista e le bandiere che hanno segnato la memoria
Il corteo che ha attraversato le strade di Salerno ha rappresentato un momento di partecipazione civica significativo, soprattutto per la presenza numerosa di studenti e giovani. Tra le bandiere sventolate spiccavano quella italiana, quelle sindacali e dell’Arci, ma non sono mancate le bandiere di Palestina e Ucraina, a sottolineare l’attenzione alle crisi internazionali e la solidarietà con i popoli coinvolti in conflitti. Il corteo ha avuto come manifesto un grande striscione con la scritta “Salerno antifascista”, a ribadire l’impegno della città nel mantenere vivo il ricordo della lotta contro il fascismo e a promuovere i valori della resistenza anche nel presente. Questa partecipazione è una testimonianza di come la memoria storica si traduca in pratica democratica e civile nel tessuto urbano.