Salgono a quattro le denunce per violenza domestica nel Fermano: le storie di maltrattamenti

Salgono a quattro le denunce per violenza domestica nel Fermano: le storie di maltrattamenti

Emergenza violenza domestica nelle Marche: quattro uomini denunciati nel Fermano, attivato il “codice rosso” per garantire una risposta rapida e proteggere le vittime, spesso in presenza di minori.
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Salgono a quattro le denunce per violenza domestica nel Fermano: le storie di maltrattamenti - Gaeta.it

Gli atti di violenza domestica continuano a rappresentare una grave emergenza nel territorio marchigiano. Nel Fermano, quattro uomini sono stati denunciati dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia, con alcuni episodi di violenza avvenuti davanti ai figli delle vittime. È stato attivato il “codice rosso“, un insieme di norme che mira a garantire una risposta tempestiva nei casi di violenza di genere e domestica. Le indagini hanno interessato diverse località, tra cui Petritoli, Amandola, Falerone e Santa Vittoria in Matenano.

I casi di violenza a Petritoli e Amandola

Uno dei casi più eclatanti è quello verificatosi a Petritoli, dove un 45enne è stato denunciato per maltrattamenti ai danni della moglie. La situazione è degenerata, con atti violenti avvenuti davanti alla figlia minorenne, un fatto che sottolinea l’estrema vulnerabilità delle vittime in contesti familiari. I carabinieri, grazie a una segnalazione, hanno potuto intervenire in tempi brevi, attivando le misure previste dal “codice rosso” per garantire la sicurezza della donna e della bimba.

Un altro episodio rilevante è avvenuto ad Amandola, dove un 36enne di origine romena è stato denunciato per comportamenti violenti nei confronti della convivenza. Anche in questo caso, gli atti di maltrattamento sono stati perpetrati in presenza della figlia minorenne. A seguito delle denunce, la donna e la bambina sono state trasferite in una struttura protetta, mettendo in atto un importante intervento sociale per far fronte alla loro situazione critica.

La situazione a Falerone e Santa Vittoria in Matenano

A Falerone, un 22enne di Montappone è finito nei guai per atti di violenza nei confronti della sua ex convivente e della madre di questa. Già nel maggio 2023, il giovane aveva assunto un comportamento minaccioso, portando non solo a violenze psicologiche ma anche fisiche, sotto gli occhi del figlio minore. Le denunce e le testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine hanno avuto un ruolo fondamentale nel fermare la spirale di abuso.

A Santa Vittoria in Matenano, un 56enne è stato denunciato per violazione di un divieto di avvicinamento, imposto dopo una precedente denuncia per maltrattamenti in famiglia. Questo uomo, nel corso dell’ultimo anno, aveva assunto comportamenti aggressivi nei confronti della sua ex compagna, mostrando un chiaro disinteresse per le norme di protezione stabilite dalla legge. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione, avvalendosi di reti di supporto per le vittime.

L’importanza del codice rosso e il sostegno alle vittime

L’attivazione del “codice rosso” rappresenta una risposta rapida e necessaria in situazioni di violenza domestica. Questa normativa prevede misure che consentono di accelerare le procedure legate alla tutela delle vittime, garantendo che le denunce siano trattate con la massima urgenza. Nello specifico, le forze dell’ordine possono attivare protocolli di intervento mirati, permettendo un approccio più efficace nella protezione delle donne e dei minori coinvolti.

La risposta del sistema socio-assistenziale è altrettanto cruciale. Le vittime di maltrattamenti hanno bisogno di supporto non solo legale, ma anche psicologico e pratico, come il rifugio in strutture protette. Queste misure sono fondamentali per permettere loro di ricostruire le proprie vite in un contesto sicuro. Sono attive diverse associazioni e servizi sul territorio, pronti ad ascoltare e a aiutare chi si trova in situazioni di difficoltà.

La situazione nel Fermano evidenzia l’importanza della prevenzione e della sensibilizzazione riguardo alla violenza di genere, sottolineando la necessità di un’azione collettiva per affrontare e contrastare questo fenomeno. La gestione dei casi segnalati dalle forze dell’ordine richiede un approccio coordinato, coinvolgendo diversi attori della società civile e istituzionale.

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